Antonio Iannone, già presidente della provincia di Salerno, coordinatore regionale e componente del consiglio nazionale del partito di Giorgia Meloni dal 2014, entra per la prima volta al Senato dopo una campagna elettorale difficile e combattuta voto su voto.
Una battaglia di merito e mai di retorica, quella portata avanti dal Dr Iannone. Una storia politica, quella del neo Senatore salernitano, costruita sull’onestà e sulla coerenza per tante battaglie vinte per la sua gente, quel popolo, quella comunità politica che non l’ha mai abbandonato nemmeno nei momenti difficili.
L’intervista ad Antonio Iannone
Una vittoria che viene da lontano: tanta gavetta, umiltà e la “scuola politica” nelle file del “Fronte della Gioventù” al fianco proprio di Giorgia Meloni, che ricordi ha di quell’esperienza giovanile condivisa con la sua leader di FDI?
La mia esperienza politica comincia nell’associazionismo studentesco al liceo. Fu un periodo di grandi contestazioni, ci opponemmo alla riforma della scuola dell’allora ministro della Pubblica Istruzione, Iervolino.
Poi un percorso giovanile nel Fronte della Gioventù che fu una grande “scuola politica” per tanti, molti di loro sono entranti in Parlamento. Lì ho riscoperto e rafforzato relazioni importanti con tanti amici che ho sempre portato con me. Valori, idee non negoziabili e passione vera che mi hanno poi portato a conoscere con altri delegati del Fronte, Giorgia Meloni, al congresso nazionale di Rieti che portò alla nascita di Azione Giovani.
La sua è stata ed è una vita politica coerentemente a destra, una coerenza politica rivendicata con orgoglio in molti suoi interventi pubblici i giorni di campagna elettorale. Sarà uno dei principi che porterà anche a Palazzo Madama, quali altri valori sono per lei fondamentali ed imprescindibili per la sua idea di Politica?
Oltre alla mia coerenza politica che rivendico orgogliosamente e all’elemento culturale che ha sempre illuminato il mio percorso dentro e fuori le istituzioni, vedo nell’onestà intellettuale e soprattutto materiale un requisito imprescindibile per la mia idea di Politica.
Durante la mia attività in provincia di Salerno, prima nel ruolo di assessore e poi di Presidente, non sono mai stato sfiorato da un avviso di garanzia. In ogni esperienza politica mai sono entrato in vicende che avessero potuto minimamente macchiare la mia integrità.
Dietro questa entusiasmante vittoria per il mondo della destra salernitana e non solo, tanti sono stati gli attestati di stima. Dr. Iannone, a chi si di dire grazie per la sua elezione a Senatore della Repubblica?
Le persone da ringraziare sono tante. In ordine, vanno ringraziati coloro che non sono stati candidati ma che hanno dato un aiuto importante a Fratelli d’Italia sui territori e nella città di Salerno. Poi coloro che hanno scelto di candidarsi pur sapendo di avere poche possibilità per la vittoria finale, hanno portato energie e consensi al nostro progetto, poi il mio grazie va ai giovani e a tutto coloro che a livello organizzativo mi sono stati vicino. In ultimo, il mio grazie particolare va ad Edmondo Cirielli, il fratello maggiore che non ho mai avuto, al suo fianco sto facendo un percorso politico di coerenza e militanza politica che dura da ormai 25 anni.
Il post-4 marzo ci consegna un’Italia politicamente divisa, con un CDX che è arrivato primo ma che da solo non ha i numeri per governare. Si cercano alleanze trasversali per dare un governo all’Italia. Il passaggio cruciale che verrà prima: l’elezione dei Presidenti di Camera e Senato. Qual è la di Fratelli d’Italia sulle possibili alleanze? Come vede il possibile asse Lega-M5S di cui molti parlano, è solo “fantapolitica”?
Prima di parlare dell’elezione dei Presidenti di Camera e Senato i numeri vanno ancora confermati. A distanza di molti giorni non sappiamo ancora con precisioni il numero dei seggi attribuiti dal voto popolare. Questo è il risultato “scandaloso” determinato da una pessima legge elettorale che noi di FDI abbiamo sempre criticato. Fratelli d’Italia, come ha ribadito più volte in campagna elettorale, non sarà mai d’accordo ad un governo di larghe intese o ad “inciuci”. Per noi si parte dal CDX, prima coalizione, area imprescindibile per ogni accordo per il futuro governo. In caso di accordi tra Lega e M5S, accordo che non vedo all’orizzonte, noi andremo all’opposizione.
Enrico Marotta