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Teatro Gesualdo chiuso, Cipriano contro Foti: «Era l’unico vanto della città»

teatro Avellino
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AVELLINO. Il clima politico ad Avellino si fa sempre più caldo a meno di due mesi dalle amministrative. Tra le questioni più scottanti quella della liquidazione del Teatro Gesualdo.
«Nessun debito, nessun ammanco, solo un teatro chiuso, da Foti e dal Pd, con un milione di euro di utile, per un’operazione di killeraggio politico simile a quella subita da Di Nunno». Luca Cipriano, ex presidente del teatro Carlo Gesualdo di Avellino, risponde al sindaco Paolo Foti in merito alla liquidazione all’indomani della decisione in Consiglio comunale.

Teatro Gesualdo chiuso, Cipriano contro Foti: «Era l’unico vanto della città»

«L’unico dato che il Consiglio non ha rivelato – sottolinea Cipriano durante una conferenza stampa, tenutasi simbolicamente davanti l’ex istituzione – è scritto nella stessa delibera approvata in aula. La liquidazione prevede 1,7 milioni di euro di crediti che il Teatro, e quindi il Comune, ancora avanzano».

Il risultato, per Cipriano, è che «si è fatto fallire l’unico teatro in Italia che, considerati i 700.000 euro debiti, vanti 1 milione di utili. Non c’era nessun buco – aggiunge – ma nessuno ha avuto l’onestà di dirlo». Ora la programmazione, che ripartirà in autunno, sarà affidata al Teatro Pubblico Campano.

L’ex presidente del Teatro Gesualdo: «Aver contributo all’elezione di Foti è stato il mio maggiore errore politico»

Cipriano sostiene di parlare da cittadino e non da candidato a sindaco: «Finché ho presieduto l’Istituzione, funzionava benissimo ed era l’unico vanto di questa città. Aver contributo all’elezione di Foti – conclude – è stato il mio maggiore errore politico».

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