Cronaca

Addio a Ivan Reitman, il regista slovacco aveva 75 anni: diresse “Ghostbusters”

Ivan Reitman, produttore e regista slovacco che diresse "Ghostbusters" è morto nel sonno all'età di 75 anni, nella sua casa di Montecito

Ivan Reitman, produttore e regista slovacco canadese che diresse “Ghostbusters” è morto nel sonno all’età di 75 anni, nella sua casa di Montecito in California. Tra gli altri successi firmati dal regista ci sono “I gemelli”, con Danny DeVito e Arnold Schwarzenegger, e “Dave – Presidente per un giorno”.

Ivan Reitman è morto

La sua popolarità è legata a “Ghostbusters”, di cui ha diretto i primi due film, nel 1984 e nel 1989, e prodotto il recente “Ghostbusters: Legacy”, diretto da suo figlio Jason. Reitman è morto nel sonno nella sua casa di Montecito, in California. Tra gli altri successi firmati dal regista ci sono “I gemelli”, con Danny DeVito e Arnold Schwarzenegger, e “Dave – Presidente per un giorno”. Come produttore nel suo curriculum ci sono i primi film di David Cronenberg e “Animal House”.

Chi era Ivan Reitman

Nato a Komarno il 27 ottobre del 1946, Reitman emigrò in Canada con la famiglia ancora bambino. Subito dopo il diploma dalla McMaster University, cominciò a lavorare in numerosi film. Tra questi ci furono i titoli d’esordio di un giovane e visionario regista, David Cronenberg: “Il demone sotto la pelle” e “Rabid sete di sangue”. Ma la carriera di Reitman cambiò quando produsse nel 1978 “Animal House”, film diretto da John Landis che impose all’attenzione di tutti la stella di John Belushi.

La carriera

Reitman si legò subito al gruppo di attori gravitante attorno al Saturday Night Live. Bill Murray fu il protagonista del suo esordio da regista, “Polpette”, nel 1979, seguito da “Stripes – Un plotone di svitati” dove accanto a Murray c’era Harold Ramis. Proprio Ramis, insieme a Dan Aycroyd, sarà l’autore del soggetto e della sceneggiatura di “Ghostbusters – Gli acchiappafantasmi”. Diresse anche il sequel, cinque anni più tardi, ma nel frattempo aveva firmato altre commedie di successo come “Pericolosamente insieme” e “I gemelli”. Con Arnold Schwarzenegger strinse un sodalizio che avrebbe portato a dirigerlo in altri due film apprezzati dal pubblico: “Un poliziotto alle elementari” e “Junior”.

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