CERTOSA. Una truffa da circa un milione e mezzo di euro per dei lavori mai fatti – o quanto meno non completati – nella Certosa di Padula, patrimonio dell’Unesco e simbolo del Vallo di Diano.
Tre persone indagate (nessun amministratore). Si tratta di lavori eseguiti, o secondo l’accusa da eseguire, nella parte di proprietà del Comune di Padula.
Truffa da un milione e mezzo di euro
I lavori in questione sono riferiti a efficientamenti della struttura che è di proprietà del Comune. Le tre persone indagate sono un dirigente di un ufficio comunale, un tecnico esterno e un imprenditore di una ditta edile e di impiantistica.
L’appalto risale al 2015
L’appalto risale al 2015 e prevedeva questi lavori sia per la parte comunale della splendida Certosa, patrimonio Unesco dal 1998, che per il palazzo storico che ospita il municipio di Padula. Tuttavia qualcosa non è andato per il verso giusto, almeno stando alle carte delle indagini, e sul caso sono piombati i carabinieri della Compagnia di Sala Consilina e la Procura di Lagonegro che hanno avviato gli accertamenti del caso e iscritto tre persone sul registro degli indagati.
Un bando per dei lavori di circa un milione e mezzo di euro che sarebbero serviti a rendere più moderno dal punto di vista energetico – conservando ovviamente la struttura storica – il monumento che ogni anno attrae migliaia di turisti da tutta Italia e dall’estero.