SARNO. Dopo 12 anni dalla morte di Antonio La Falce, assunto per la manutenzione di impianti audio e luce in occasione di un concerto tenutosi a Lavorate – frazione di Sarno – la famiglia chiede un risarcimento al Comune. Nello scollegare l’impianto posto sul palo della pubblica illuminazione, l’uomo fu colpito da una scarica elettrica che non gli lasciò scampo. Dopo circa 10 anni, l’avvocato della famiglia ha chiamato in giudizio il Comune di Sarno, chiedendo un risarcimento danni.
La morte di Antonio La Falce
L’evento fu gestito da un’associazione, che noleggiò un palco e se il service audio per supportare l’orchestra “Napoli Milionaria”. In quel caso, l’impianto elettrico del palco e del service (fornito dalla vittima) fu agganciato da un elettricista del Comune al quadro elettrico esistente sul palo della pubblica illuminazione, adiacente al palco. Al termine dello spettacolo, il dramma. Nello scollegare l’impianto posto sul palo della pubblica illuminazione, l’uomo fu colpito da una scarica elettrica, che lo uccise.
La denuncia
Secondo la denuncia, la responsabilità dell’accaduto è da attribuire al Comune, poiché la scarica partì da una cabina posta a servizio della pubblica illuminazione che era priva del sistema differenziale, e cioè il salvavita, che ove fosse stato presente, avrebbe evitato il decesso.
Il caso, affrontato anche in sede penale, vide il Comune escluso da ogni responsabilità.