Alla guardia di Finanza e alla commissione del Ruggi aveva detto di essere stato minacciato e costretto, dall’allora caposala Carmela Di Paolo e dal sindacalista Carmine De Chiaro, a timbrare i loro badge: altrimenti, non gli sarebbero stati riconosciuti gli straordinari.
Ruggi: furbetti del cartellino, infermiere a processo per calunnia
Queste gravissime dichiarazioni, ribadite tra l’altro anche nel corso della trasmissione televisiva di Raiuno “l’Arena”, sono costate il rinvio a giudizio del dipendente del Ruggi Enrico Severino, citato in giudizio proprio dall’ex caposala e dal sindacalista e difesi dall’avvocato Gino Bove.
Le indagini
Tutti già rinviati a giudizio nell’inchiesta sull’assenteismo – Di Paolo e De Chiaro sono stati peraltro anche licenziati al culmine di un procedimento disciplinare in cui gli si contestavano reiterate assenze – sono i protagonisti di una delle tante costole investigative scaturite dalla maxi inchiesta giudiziaria condotta dal sostituto procuratore Francesco Rotondo che nel settembre 2015 travolse il nosocomio salernitano, facendo venire a galla un sistema truffaldino nell’utilizzo dei badge.