AGROPOLI. Scarivano rifiuti nel terreno: scatta il blitz antinquinamento della Guardia Costiera di Agropoli nello scorso fine settimana. Il blitz è avvenuto tra il fiume Solofrone e l’Alento. I militari hanno posto sotto sequestro penale due impianti industriali per reati contro l’ambiente e a danno della salute pubblica.
Scaricavano rifiuti nel terreno: blitz ad Agropoli
L’operazione è stata svolta dai militari della Polizia Giudiziaria, comandanti dal Tenente di Vascello Giulio Cimmino, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania.
Il primo stabilimento sotto accusa è adibito alla produzione di conglomerati bitumosi: scaricava nel nudo terreno varie tipologie di rifiuti pericolosi tra cui rocce di scavo, plastiche, rifiuti ferrosi e calcestruzzi.
Dopo qualche giorno è stata pizzicata anche un’azienda zootecnica che ospita oltre 400 capi bufalini. Gli inquirenti hanno scoperto che da due canali naturali di scolo, uno ad est e uno ad ovest della struttura, venivano fatti confluire nel fiume Solofrone i rifiuti derivanti dalla tracimazione degli effluenti zootecnici delle vasche di raccolta e alcuni tipi di scarti vegetali.