Cronaca

La Nutella per le famiglie “di ogni genere”, siglato l’accordo sindacale

Nel contratto integrativo della Ferrero entrano più agevolazioni per l’arrivo dei figli, nascite o adozioni: 4 settimane di permesso ma anche agevolazioni per visite mediche

La Nutella per le famiglie di ogni genere. Siglato l’accordo sindacale con Ferrero, nell’ambito del contratto integrativo aziendale del 2018, con più agevolazioni per la nascita dei figli per ogni tipo di famiglia “indifferentemente dal genere delle persone che la compongono e dalla modalità di ingresso in famiglia del bambino“.

Siglato il nuovo accordo tra Ferrero e i sindacati

Ferrero e le organizzazioni sindacali da sempre si impegnano a costruire un ambiente favorevole per i dipendenti e le loro famiglie – sottolineano, in una nota, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila – valorizzando la diversità e favorendo l’inclusione affinché i collaboratori si sentano accolti, apprezzati e abbiano le stesse opportunità“.

L’accordo

Per la nascita dei figli sono previsti permessi retribuiti per assentarsi dal lavoro fino a quattro settimane in un momento importante della vita di coppia come l’arrivo di un figlio (nascita, adozione, accoglimento). Inoltre sono previsti permessi retribuiti per accompagnare i figli a visite mediche specialistiche o per accompagnare la mamma in gravidanza alle visite prenatali o consentire ai dipendenti l’assistenza al coniuge e/o ai genitori anziani con problemi di salute. Altro capitolo importante è volto alla valorizzazione e alla promozione dell’istituto della Banca ore solidale, la possibilità di cessione volontaria delle ferie maturate a favore dei dipendenti che si trovino in una situazione improvvisa di notevole gravità, invalidante e temporanea. Importanti novità anche sul fronte del Lavoro Agile.

Le agevolazioni

L’accordo promuove “le tutele a favore della genitorialità“, cioè la possibilità per tutte le future mamme di lavorare in smart working nell’ottavo e nono mese di gravidanza; a questa opzione si aggiunge la possibilità per uno dei due genitori di lavorare da remoto nei 6 mesi successivi al termine della maternità obbligatoria. È anche possibile, su base volontaria, convertire una parte del Premio legato agli Obiettivi (nella misura massima del 30% del valore) in servizi alle persone che saranno resi disponibili tramite apposita piattaforma.

Fonte: Il Corriere

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