NOCERA INFERIORE. Era stato accusato di stalking e violenze da una coppia: in realtà era l’amante di lei. Una verità che è venuta fuori nel corso di n processo generato dalla denuncia della donna, sposata, che aveva parlato di tentate violenze sessuali e di stalking. Tali da generare in lei e nel marito ansie e paure.
Accusato di stalking e violenze da una coppia: era l’amante
In realtà, il denunciato aveva avuto con la donna una relazione. Si erano conosciuti in ambito lavorativo, ma lei lo aveva poi accusato, davanti ai carabinieri, di averla aggredita e denudata per violentarla. Prima di quell’episodio e per almeno tre anni, i due invece si sarebbero visti di frequente, alloggiando in alcuni hotel della provincia, da amanti.
Il pentimento
Ai carabinieri, la presunta vittima spiegò di essersi poi pentita di quel rapporto, spiegando di non averlo interrotto per paura di ritorsioni. Come la promessa, da parte dell’imputato, di diffondere delle foto compromettenti, che erano state scattate alla donna durante quella tentata violenza. Ma quando la procura chiese l’arresto dell’uomo, emersero le prime «perplessità nel racconto della donna».
Il dibattimento
Lo stesso è avvenuto in dibattimento, con il contro esame fatto dall’avvocato Matteo Feccia, a difesa dell’imputato. L’accusa, intanto, era già mutata da tentata violenza sessuale a stalking.
In fase preliminare, il giudice sottolineò che la donna non poteva temere ritorsioni da parte del suo amante, in quanto aveva già riferito tutto al marito. Persino le lesioni denunciate dalla donna, furono valutate come possibile conseguenza di un altro episodio.
Fonte: il mattino