A due anni dall’uscita di “Nuova Gianturco” Francesco Di Bella presenta “O Diavolo”, con un marcato ritorno alle sonorità che lo hanno visto legato per lustri ai 24 Grana.
Francesco Di Bella al Teatro Augusteo di Salerno
L’iniziativa, inserita in “Creattiviamo la citta – Festival della creatività giovanile” organizzata dalle associazioni salernitane Informagiovani e ARCI, con il patrocinio dell’Ente Comune di Salerno, concluderà la tre giorni di dibattiti, workshop e mostre.
Tra brani vecchi e nuovi Di Bella farà conoscere a fan e neofiti le sue poesie musicate che spaziano da atmosfere romantiche a tematiche sociali, ponendo l’accento sull’ultimo lavoro.
Partendo da ‘O diavolo, dal ritmo immediato e coinvolgente, che racconta i diversi significanti di significati testuali tra retaggi atavici e modernità del “male del mondo” che, pure, affascina e seduce. Scinn ambress, in un “original di Bella mode” mostra le diverse interpretazioni del senso del tempo, tra chi aspetta sempre “momenti migliori” e chi invece ha fretta di vivere.
Stella Nera necessita di un ascolto più approfondito. Infatti lo stesso Di Bella canta “nisciuno me po’ capì” facendo intravedere necessità di soffermare l’ascolto come si farebbe con lo sguardo per scorgere una stella che, a differenza delle altre, non brilla ma..riflette.
Ancora più ermetica risulta Rivelazioni, in cui operare una nesessaria scelta dicotomia tra il senso inteso dal cantate o la personalissima interpretazione del l’ascoltatore.
Le romanticissime “Il giardino nascosto” e “Rub a dub style” raccontano entrambe sentimenti profondi ma differiscono per le sonorità. Una ballata la prima, che contiene i fraseggi più belli dell’intero E.P. Il secondo, con le sonorità del reggae elettronico tipico dei colleghi Almamegretta, lascia alla musica veicolare in un loop il messaggio di fondo “m’è pigliato p’o core”.
Il suono distorto del piano che strazia e rabbrividisce accompagna la vita-non-vita dei detenuti raccontata in Canzone ‘e Carcerati. Il tema, da sempre caro al songwriter napoletano, è qui raccontato più efficacemente dalle sonorità che dalle parole.
Chiudono l’album Sulo pe’ te e la struggente Notte senza Luna, da lasciare più all’ascolto che al commento.
Appuntamento dunque al Teatro Augusteo, con ingresso gratuito, domenica 23 dicembre per saggiare dal vivo le poesie musicate del cantautore