Sorgono nuove accuse sull’inchiesta riguardante la deviazione del torrente Fusandola per la realizzazione dell’intervento di Santa Teresa. Ci sono violazioni anche al testo unico dell’edilizia e alla legge Galasso tra le contestazioni ai 12 indagati.
Nuove accuse sull’inchiesta Fusandola
Per la procura, i lavori pubblici di deviazione del torrente Fusandola (consistenti nella costruzione di un nuovo alveo tombato composto da uno scatolare interrato in cemento armato), rientrano “in area sottoposta a tutela paesaggistica, poiché rientrante nella fascia di 300 metri dalla linea di battigia e ricomprendente il torrente Fusandola, corso d’acqua iscritto nell’elenco delle acque pubbliche, in sostanziale assenza di titolo abilitativo edilizio valido ed efficace, atteso che la validazione del progetto esecutivo – quale titolo edilizio necessario per la realizzazione dei lavori non risultava regolarmente e legittimamente perfezionatasi”.
GLI INDAGATI
Ad essere iscritti nel registro degli indagati sono:
- Paolo Baia
- il dirigente comunale Luca Caselli
- l’ex dirigente comunale Lorenzo Criscuolo
- l’amministratore del consorzio Tekton, Salvatore De Vita
- il responsabile dell’ufficio tecnico di progettazione ed esecuzione dei lavori pubblici, Antonio
Ragusa - i funzionari dello stesso ufficio, Ciro Di Lascio e Benedetto Troisi
- Vania Marasco della Lotti associati
- il responsabile ufficio impianti elettrici del Comune di Salerno, Luigi Pinto
- il direttore dei lavori della piazza, dal 2012, Marta Santoro
- Antonio Ilario
- Massimo Natale