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Il Gay Pride diventa un caso a Salerno, Lega e Popolo della Famiglia contro i finanziamenti

I partiti di destra si schierano contro il patrocinio ed il supporto tecnico concesso al “Salerno Pride” dal Comune di Salerno.

Caso Gay Pride, Lega e Popoplo della Famiglia contro i finanziamenti

La manifestazione culminerà in un corteo sabato 1 giugno e sarà presentata nella giornata di ieri a Sala Gonfalone dal presidente dell’Arcigay di Salerno.

Francesco Napoli e tutti gli assessori Gaetana Falcone (Pari Opportunità) e Mariarita Giordano (Politiche Giovanili e Innovazione) hanno avuto modo di partecipare alla presentazione, insieme agli esponenti e militanti delle associazioni, organizzazioni, gruppi e movimenti che hanno collaborati e aderito al Salerno Pride 2019.

Stando a quanto riportano le indiscrezioni, la polemica è già esplosa a causa del contributo erogato dal Comune ha dato alla manifestazione e a portarla avanti sono Lega e Popolo della Famiglia.

Il caso si protrae avanti già da un mese dove, in una nota, il Popolo della Famiglia salernitano ha parlato della concessione di una somma pari a 2.500 euro e dell’inopportunità di tenere l’evento al centro cittadino. Raffaele Adinolfi, dirigente provinciale del movimento e vicino a Mario Adinolfi, spiega: «Mentre a Novara si nega il patrocinio morale al Gay Pride, a Salerno non solo viene concesso il Lungomare Trieste (mentre De Luca, con equilibrio, concesse il più discreto Parco Pinocchio) ma viene erogato un contributo di 2.500 euro. Siamo sicuri che i cittadini siano contenti di come il sindaco arcobaleno ha deciso di usare i soldi pubblici presi dalle tasche dei salernitani?».

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