Cronaca Salerno, Salerno

Sostanze cancerogene in un bovino destinato al macello: scatta l’allarme a Monte San Giacomo

Una segnalazione allarmante quella partita dal Mattatoio comunale di Monte San Giacomo: denunciata la presenza di sostanze tossiche nel corpo di un bovino. Scatta l’allarme.
Il dottor Rocco Panetta, Dirigente dell’Asl Salerno e veterinario ufficiale del macello, ha denunciato, di recente, la presenza nel corpo di un bovino di policlorobifenili (PCB), sostanze chimiche prodotte tramite processi industriali e utilizzate come fluidi dielettrici, ad esempio nei trasformatori. Per via della loro tossicità e tendenza a bioaccumularsi sono attualmente in buona parte banditi.

L’esame

Il bovino, allevato a Teggiano, era stato portato a Monte San Giacomo per essere macellato. Secondo regolare prassi adottata nel Mattatoio Comunale, dopo l’uccisione il dottor Panetta ha provveduto ad un esame ispettivo post mortem.

In tale occasione, dunque, sono emerse le anomale lesioni di natura neoplastica in un polmone del bovino. Dalle analisi effettuate da un esperto in Oncologia Veterinaria dell’Istituto “Pascale” di Napoli ed iscritto alla CISL Medici, inoltre, risulta la presenza di livelli significativamente elevati di policlorobifenili appartenenti al “profilo Caffaro” che ha costituito specifico profilo di sversamento di rifiuti tossici in Campania, in grado di entrare nelle matrici biologiche del nostro patrimonio zootecnico e agroalimentare.

L’animale preso in esame ha potuto ingerire PCB soltanto attraverso il cibo assunto per alimentarsi e, dunque, attraverso l’erba ruminata. Come ricordato, infatti, queste sostanze si bioaccumulano tramite l’alimentazione.

L’allarme

Il dottor Panetta ha, dunque, provveduto ad informare i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico per successive indagini da effettuarsi eventualmente anche nei terreni da cui potrebbe provenire il foraggio utilizzato per alimentare il bovino in questione.

Immagine di repertorio

 

Monte San Giacomo