Si va a processo per la tragedia in cui, il 22 novembre 2016, perse la vita Lino Trezza, l’autista della coop lavoratori del porto, in 7 saranno giudicati.
In 7 a processo per la morte di Lino Trezza al porto
Lino Trezza rimase ucciso dalle lamiere della cabina del trattore portuale mentre era intento a trasportare un carico di container a bordo di una motonave. Sono 7 i rinvii a giudizio disposti dal gup Pacifico. Accolto, inoltre, la costituzione di parte civile dei familiari della vittima rappresentati dagli avvocati Arnaldo Franco e Antonia Trezza.
Dovranno quindi presentarsi il prossimo 11 dicembre davanti alla dottoressa Di Filippo della IIIª sezione, sono:
- Antonio Autuori, presidente della cooperativa unica lavoratori del porto e quindi datore di lavoro della vittima
- Agostino Gallozzi, presidente del Cda della Salerno container terminal spa
- Ermanno Freda responsabile del servizio di prevenzione e protezione
- Gioacchino Turdo, comandante della motonave Repubblica Argentina di proprietà della Grimaldi Deep Sea
Poi gli ufficiali di coperta Aniello Zabatta e Cristopher Cansancio e l’addetto alla collocazione e posizionamento dei container a bordo della motonave, Alessandro Scarfò.
Stralciate, infine, per omessa notifica, le posizioni di Emanuele Grimaldi e Diego Pacella amministratori delegati e legali rappresentanti della società Deep Sea.
L’ipotesi di reato
Omicidio colposo è l’ipotesi di reato formulata a carico degli imputati dal sostituto procuratore Roberto Penna all’esito di lunghe e serrate indagini. La tesi accusatoria: Lino Trezza, alla guida di un trattore portuale di proprietà dalla Sct a cui era agganciato un semirimorchio con un carico di 64 tonnellate, salì a bordo della motonave per dirigersi verso il ponte sottostante. Qui per scaricare la merce e alla fine della discesa. Al momento di svoltare a destra, impattò con lo spigolo sinistro del paraurti contro lo spigolo esterno di un container sul quale era poggiato e non regolarmente vincolato un altro container.
L’urto, fece accartocciare la cabina del trattore le cui lamiere lacerarono il sistema vascolare della gamba sinistra dell’operaio che morì a causa dell’emorragia. La Procura individua condotte finalizzate a rendere più veloce il carico della merce facendo imbarcare un maggior numero di container per evitare di assumere ulteriore personale specializzato.