Lavoro

Incidenti sul lavoro, Inail: Dati preoccupanti, 114 morti in soli due mesi

In aumento anche le denunce per infortuni sul lavoro

Da inizio anno al 28 febbraio le denunce di casi di morte e incidenti sul lavoro presentate all’Inail. Secondo i dati, sono state 11410 in più rispetto alle 104 che erano state registrate nel primo bimestre dello scorso anno e 6 in più rispetto alle 108 del periodo gennaio-febbraio 2020.

Incidenti sul lavoro, preoccupanti i dati elaborati dall’Inail

I dati rilevati a livello nazionale mostrano che, rispetto al primo bimestre del 2021, sono aumentati da 19 a 29 i casi di morti sul lavoro in itinere, verificatisi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro. I decessi avvenuti in occasione di lavoro sono rimasti stabili sul valore 85. “I preoccupanti incrementi rispetto al primo bimestre del 2021 impongono una seria riflessione per stimolare maggiore attenzione verso il tema della salute e sicurezza sul lavoro”, commenta il Presidente dell’Inail, Franco Bettoni.

L’incremento di decessi rilevato è legato sia alla componente maschile, i cui casi di infortunio mortale denunciati sono aumentati da 97 a 101, che a quella femminile, i cui casi sono aumentati da 7 a 13. Crescono sia le denunce dei lavoratori italiani (da 89 a 97) che quelle di extracomunitari (da 10 a 13), mentre diminuiscono quelle dei comunitari (da 5 a 4). In base all’analisi di infortuni per classi di età, l’Inail segnala un aumento dei decessi tra i 30 e i 44enni (da 15 a 28 casi) e tra i 55 e i 64enni (da 33 a 38), mentre il dato che riguarda i casi tra i 45 e i 54enni è stabile (31 casi).


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I settori maggiormente colpiti

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