Cronaca Salerno, Salerno

Scafati, blitz della Polizia Municipale a casa di Aliberti: “denuncia anonima?”

Scafati: blitz della Polizia Municipale a casa di Pasquale Aliberti. L’ex sindaco scafatese è convinto che si tratti di una denuncia anonima, fatta per vendetta.

I vigili urbani a casa dell’ex sindaco di Scafati

Nuovo blitz della Polizia Municipale presso l’abitazione di Pasquale Aliberti, ex sindaco di Scafati e attualmente indagato nell’inchiesta Sarastra per rapporti tra la politica e la camorra.

A riportare la notizia è stato lo stesso ex cittadino sacafatese, il quale ha pubblicato un lungo stato sul proprio profilo Facebook. Per Aliberti non ci sarebbero dubbi: si tratterebbe di una denuncia anonima che rilancerebbe vecchie sfide politiche, specialmente oggi che si parla di incompatibilità dei nuovi consiglieri comunali di Palazzo Mayer.

Ecco lo stato per intero pubblicato dell’ex sindaco di Scafati:

“Cari cittadini,
come vi avevo anticipato qui su fb, a seguito di una presunta denuncia anonima (?), ho avuto ancora un sopralluogo a casa mia da parte della Polizia Municipale.

L’ennesimo, dopo quello della Procura nel 2014, su denuncia dei soliti noti amministratori, quelli che in questi anni hanno praticato violenza e odio, gli stessi sentimenti con cui amministrano la città.

Un sopralluogo ad una abitazione che non ha lavori in corso, che non ha subito mutamenti da quando la abito, dal 2012. La casa più visitata della storia di questo paese.

Caro mio nemico, l’arma della persecuzione e della tua violenza non può fermare la voce libera di chi continuerà a criticare la vostra incapacità.

Ti eri fatto vanto con tutti della venuta della Polizia Municipale, supportata dall’ufficio tecnico di cui hai preso oramai il comando per avversare i cittadini e spostare i dipendenti che non sono al tuo servigio.

Non fai paura, fai pietà, nonostante i milioni di euro che mai ti consentiranno di ricoprire ruoli istituzionali che non puoi comprare, a partire dalle prossime regionali.

Dispiace vedere tecnici che ho conosciuto in questi anni lavorare solo per placare i tuoi sfizi, utilizzare 5 dipendenti comunali con il Comandante della Polizia Municipale per queste operazioni, mentre sono certo che gli stessi avrebbero potuto produrre molto di più nell’interesse della città e degli scafatesi.

Se il confronto politico deve diventare una guerra, quella che avete prodotto per distruggermi momentaneamente, io ci sto. Alla critica sono capace di aggiungere la violenza della denuncia personale per una conoscenza radicata di tutti gli amministratori di questa città e non.

….ma poi la coscienza del mio essere cristiano mi dice che oggi più di sempre alla tua violenza rispondo con l’amore, la passione, la voglia di cambiare questo paese con chi Scafati la ama fino in fondo, con chi la vive, la abita, a differenza di voi altri che siete scafatesi solo di facciata.”


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