Incidente sulla Cilentana: Davide salvato dai medici di Vallo della Lucania e Napoli. Il padre Pasquale Petraglia scrive una lettera di ringraziamento.
“Davide è vivo grazie a voi”: salvo la vittime dell’incidente sulla Cilentana
Sono ormai in netto miglioramento le condizioni del giovane Davide Petraglia, il ragazzo di 27 anni rimasto gravemente ferito il 30 agosto in seguito al terribile incidente sulla Cilentana, tra le aree di Vallo della Lucania e Vallo Scalo. Il padre del giovane, Pasquale, ha infatti scritto e diramato una lettera con la quale ringrazia i medici di Vallo e Napoli. A riportare la notizia è “Info Cilento”.
Davide infatti era stato inizialmente trasportato all’ospedale San Luca, dove era stato sottoposto a un primo delicato intervento chirurgico. Successivamente, viste le sue condizioni, fu disposto il trasferimento presso il Cardarelli di Napoli, dove il giovane ha subito un’altra operazione. Adesso, la famiglia Petraglia si trova presso la struttura ospedaliera di Campolongo: Davide sembra stare meglio.
La lettera
I ringraziamenti ovviamente sono andati al corpo dei vigili del fuoco (dove ha avuto un ruolo fondamentale il genero del signor Pasquale), lo staff medico dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, quello del nosocomio napoletano del Cardarelli e l’attuale gestione dell’ospedale di Eboli.
“Oggi trovandomi con mio figlio presso la struttura ospedaliera riabilitativa di Campolongo, ed essendo molto più tranquillo rispetto ai trascorsi giorni, sento la necessità il dovere di ringraziare tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno contribuito a far sì che il miracolo si realizzasse”, scrive in una lettera Pasquale Petraglia.
Ringrazio prima di tutti Ferdinando Guarracino, vigile del fuoco discontinuo ad Asti e Salerno, mio genero e cognato di Davide che primo fra tutti, trovandosi a passare per caso sul luogo dell’incidente, proprio pochi attimi dopo l’accaduto, riconoscendo l’auto di Davide e resosi subito conto della gravità della situazione, si è prodigato senza sosta e senza timore alcuno nel districare, come sanno fare i vigili del fuoco, il corpo di Davide dalle lamiere. Con l’aiuto dei sanitari del 118 provvedeva poi a caricare Davide sull’ambulanza che subito si dirigeva all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania”.
Al San Luca mio figlio Davide era sottoposto ad un delicato delicato intervento chirurgico effettuato dei medici di alta professionalità, nonché di grande umanità; per citare i nomi che posso ricordare i dottori De Luca, Cammarota e Bosco, ricordando tutto lo staff di medici anestesisti e paramedici che si sono prodigati per salvare Davide di cui non conosco i nomi ma che ringrazio di cuore uno ad uno. Al personale ospedaliero va il mio riconoscimento.
Dopo l’intervento, i sanitari, resisi conto della gravità del caso, disponevano l’immediato trasferimento di Davide presso l’ospedale Cardarelli di Napoli. Qui “mio figlio, nella stessa sera il 31 agosto, veniva sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e successivamente ricoverato presso la rianimazione.
Qui Davide è stato professionalmente ed umanamente assistito da tutto il reparto, egregiamente diretto dalla dottoressa Maria de Cristofaro. Successivamente, quando dopo molti giorni di rianimazione le condizioni di salute lo hanno consentito, Davide è stato trasferito presso il reparto trauma Center dell’ospedale Cardarelli, anche in questo reparto, diretto dal dottore Patrizio Festa, mio figlio è stato assistito ottimamente ed anche a questo reparto va il nostro grazie.
Tutti i medici del Cardarelli, in primis la dottoressa De Cristoforo, nonché il dottore Festa, hanno fatto i complimenti allo staff vallese che ha operato il primo intervento al San Luca”.
“Ringrazio tutta la comunità di Salento, il paese dove noi risediamo, il sindaco Gabriele De Marco, la cittadinanza tutta, il parroco Don Luigi che ha sempre pregato in chiesa per Davide. Un grazie, poi, al dottore Pasquale Silvano Lucibello, mio datore di lavoro che dal giorno dell’incidente mi è sempre stato vicino telefonando tutti giorni a Napoli per sapere di Davide e comprendendo appieno la mia condizione non mi ha mai fatto fatto pesare l’assenza a lavoro”.