L’autovelox sulla Cilentana è stato sigillato, o meglio coperto da un sacco nero: era stato installato dal Comune di Vallo della Lucania, ma non era mai stato autorizzato dall’Anas. L’apparecchio non è mai entrato ufficialmente in funzione nonostante fosse stata pubblicizzata la sua attivazione.
Sigillato l’autovelox sulla Cilentana
Esulta per il risultato ottenuto l’ex consigliere ed assessore comunale Pietro Miraldi che sin dall’inizio della vicenda ha manifestato la sua opposizione all’installazione dell’autovelox. «Finalmente -dice -nella giornata di ieri l’Anas ha provveduto ad imballare l’involucro che avrebbe dovuto contenere l’autovelox che tanto ha fatto penare gli automobilisti.
Numerose sono state le sollecitazioni fatte all’amministrazione vallese ed alla Provincia, ricordo una diffida di due anni fa all’indomani dell’installazione dell’autovelox. Non venivano rispettati i requisiti utili sia in materia di distanze che di manutenzione della strada. Veniva infatti variato il limite di velocità arbitrariamente. Gli automobilisti rallentavano pericolosamente. L’invito naturalmente è sempre quello di guidare piano, ma anche chi controlla deve rispettare le leggi. Bene ha fatto l’Anas finalmente ad imballare lo scatolone».
Parla il sindaco
In merito il sindaco di Vallo, Antonio Aloia precisa.
«Non lo abbiamo installato per fare cassa, questo era il nostro ultimo pensiero. Volevamo rendere più sicuro un tratto della Cilentana teatro di molti incidenti stradali. Ci sono stati dei problemi burocratici. Stiamo vedendo di risolverli anche in Prefettura. In attesa abbiamo deciso di fare il pacchetto e di sigillare l’apparecchio».