Cronaca

Stop alle chat di classe e ai messaggi agli insegnanti h24: “WhatsApp solo in via emergenziale”

Vietate le chat di gruppo di classe: la richiesta dei presidi di Lazio: "Sarebbe opportuno utilizzare quello, per le comunicazioni ufficiali"

Vietate le chat di gruppo di classe: una vicenda che arriva dal Lazio dove il sindacato dei presiti vuole mettere un freno al dilagare di chat tra studenti e professori, tra professori e genitori, che creerebbero sono nervosismo e confusione. Uno stop relativo anche alle amicizie su Facebook e Instagram tra genitori, alunni e docenti, in modo da tenere le diverse aree di competenza separate come riportato da Fanpage.

Vietate le chat di gruppo di classe: il caso

Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi Lazio, ha spiegato a Dire: “Ormai se i genitori hanno dei dubbi scrivono direttamente al dirigente o al professore, anche se sono le dieci di sera, senza neanche andare a ricontrollare circolari già pubblicate ci sono strumenti ugualmente immediati come il registro elettronico, che inviano notifiche in tempo reale quando viene caricata una nuova circolare. Sarebbe opportuno utilizzare quello, per le comunicazioni ufficiali, oppure le mail”.

L’opinione

È dello stesso avviso Mario Rusconi, presidente dell’Anp Roma. “Le chat di classe devo essere usate solo per le emergenze – ha dichiarato ad Ansa – Altrimenti stravolgono completamente il rapporto che ci deve essere con le famiglie. Non vogliamo abolirle ma regolamentarle”.

E aggiunge: “Le chat tra famiglie e insegnanti e tra insegnanti e studenti stanno dilagando  e stanno creando grossi problemi, una sorta di cortocircuito. Si creano situazioni anomale. C’è il genitore che dice ‘perché mio figlio ha preso 7 e non 8?’, oppure ‘perché avete spiegato con due mesi di ritardo la perifrastica passiva?’, e ancora: “perché aveva cambiato posto a mio figlio che prima stava vicino a Stefano e ora è accanto a Piero?’“.

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