Cronaca

Cuneo, cadavere della santona imbalsamata e tenuta in casa per 17 anni

La Corte d’Appello di Torino ha assolto “per non aver commesso il fatto” Aldo e Alfio Pepino, rispettivamente marito e figlio di Graziella Giraudo, la donna di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, venerata come una ‘santona’ quando era in vita e per questo imbalsamata dai familiari e tenuta in casa per ben 17 anni dagli stessi parenti.

Cadavere della santona imbalsamata e tenuta in casa

Con questa decisione la Corte di appello ha ribaltato completamente la sentenza di primo grado che aveva visto entrambi gli imputati condannati per occultamento di cadavere. Nello stesso procedimento assolta anche Elda Allinio, sorella del genero della ‘santona’, accusata però del reato meno grave di favoreggiamento.

“Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza, ma per ora siamo molto soddisfatti”, ha commentato il legale dei due imputati, l’avvocato Michele Forneri, aggiungendo: “È stata riconosciuta la natura istantanea del reato cioè tutto quello che è successo dopo la morte della donna, è stato giudicato non rilevante”. Durante la requisitoria Aula, lo stesso Procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto il non doversi procedere per gli imputati ma per prescrizione del reato. La Corte invece li ha assolti con formula piena.

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