Cronaca

Al Lucca Comics il vergognoso cosplay nazista, dura nota del Comune

Un cosplay nazista al Lucca Comics. In questi giorni, a Lucca, si sta tenendo l’amatissima fiera in cui il mondo dei fumetti incontra quello del cinema e quello dei videgiochi.

Il cosplay nazista al Lucca Comics

Ogni anno tantissimi giovani – e non – si travestono da personaggi di fantasia e non solo. Quest’anno qualcuno è andato oltre, scegliendo di far “rivivere” l’incubo del nazismo.

La denuncia

Sui social infatti c’è chi ha denunciato la presenza di un gruppo di ragazzi i quali indossano i panni dei soldati nazisti, con tanto di carrarmato e bandiera utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale dall’esercito tedesco.

“È solo un gioco” ha dichiarato qualcuno ma il nazismo, una delle pagine più nere della nostra storia, non può essere definito con la parola “gioco”.

La nota del Comune e dell’organizzazione

Il Comune di Lucca e Lucca Crea prendono le distanze e condannano il comportamento dei due ragazzi apparsi nel video caricato oggi in rete, offensivo non solo per il festival e tutto il suo pubblico, ma soprattutto per la memoria storica del nostro territorio.

L’accaduto non è in alcun modo in relazione con il festival né con le community cosplay né con alcuna rievocazione storica. Nessun evento della manifestazione, nessun partner, nessuna attività collaterale è coinvolta in questo gesto dei due ragazzi.

Il pubblico presente ha immediatamente condannato il gesto e la security li ha prontamente allontanati dall’area, senza l’intervento delle forze dell’ordine, comunque già allertate.

Ricordiamo inoltre che il tema a cui è dedicato il festival quest’anno è “Becoming Human“, un forte richiamo a riscoprire il nostro lato umano, alla valorizzazione della vicinanza, dei sentimenti e della tolleranza. Sono ormai anni che Lucca Comics & Games basa il proprio programma su cinque fondamentali pilastri etici: Comunità (perché siamo una manifestazione corale),  Scoperta (perché invitiamo ad apprendere cose nuove), Inclusione (perché tutti sono parte di questo grande evento e nessuno deve sentirsi escluso), Gratitudine (verso gli artisti e gli autori che ci fanno sognare e verso la città che ospita l’evento), Rispetto (per il patrimonio artistico e monumentale della città).

Tutto questo certamente non si sposa con simili manifestazioni che richiamano spettri di intolleranza e barbarie che non ci appartengono in alcun modo. 

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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