Cronaca

Accoltellata dal marito a Ladispoli, svegliata da coma chiede della figlia: “Viva grazie a lei”

Silvia Antoniozzi accoltellata dall'ex marito: si sveglia e chiede della figlia la donna finita in ospedale dopo l'aggressione

Si è risvegliata dal coma Silvia Antoniozzi, la donna accoltellata dall’ex marito Fabrizio Angeloni nella sua casa di Ladispoli insieme alla figlia Sofia. La donna, ora, è fuori pericolo. Le prime parole al risveglio sono state proprio per la figlia, la ragazza di quasi 17 anni che si è messa tra lei e l’uomo che ha provato ad ucciderla facendole scudo con il proprio corpo.

Silvia Antoniozzi accoltellata dall’ex marito: il risveglio

“Voglio abbracciarla, vederla di persona, l’ultimo ricordo che ho di quella mattina è la sua immagine, il suo corpo che si frapponeva tra il mio e quello del mio ex marito, è stata lei a farmi da scudo e a impedire che mi ammazzasse. Se sono viva è grazie a lei, al mio angelo, ma anche a questi medici e sanitari che hanno fatto un vero miracolo per strapparmi alla morte” ha detto la 47enne appena sveglia, secondo quanto riportato sul Messaggero.

La visita dell’Assessore D’Amato

Nella mattinata di venerdì 6 maggio, la donna ha ricevuto la visita dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che le ha portato un mazzo di fiori in ospedale, al San Camillo di Roma dove è ricoverata.
“Sta bene ed ha iniziato la fisioterapia per la riabilitazione. Non vede l’ora di riabbracciare sua figlia e di poter uscire a rivedere il sole per ricominciare una nuova vita insieme a lei. Continuerà ad essere seguita anche da una équipe di psicologi”, fa sapere l’Assessore.

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