Avellino, Cronaca Avellino

Carmine De Maio, segretario Filctem, parla di Alto Calore

Cgil Avellino
Cgil

AVELLINO. Il segretario generale della Filctem Cgil, Carmine De Maio, torna sulla vicenda Alto Calore anche alla luce degli imminenti scenari della città capoluogo, che si avvia al commissariamento.

«La situazione dell’Alto Calore va sempre più delineandosi in favore dei privati – dice De Maio – questo perché non c’è  una reale volontà di ragionare, o meglio, volere una gestione pubblica efficace, efficiente ed economica da parte dei Sindaci eletti da quello stesso popolo che con il referendum sull’acqua bene comune e pubblico si sono schierati e pronunciati con forza.
E quello che potrebbe accadere oggi nella città capoluogo con il commissariamento dell’amministrazione comunale, rende la situazione ancora più delicata».
«A maggior ragione, la Filctem Cgil chiede a tutta la deputazione irpina, ma in particolare ai deputati M5S, Maria Pallini, Generoso Maraia, Carlo Sibilia, Michele Gubitosa e Ugo Grassi, in quanto espressione dell’attuale governo per il territorio irpino, un incontro tematico e specifico sulla gestione dell’acqua».
«Inoltre, sarebbe utile avere la presenza del presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, perché é urgente fare chiarezza e agire per il futuro della gestione del bacino idrico più importante del Mezzogiorno» 
Sulla questione interviene anche il segretario generale della Camera del lavoro di Avellino, Franco Fiordellisi.
Sostiene: «In questi ultimi e travagliati 5 mesi, c’è stata pochissima incisività sulla vicenda che coinvolge il Servizio Idrico Integrato da Alto Calore a Cgs.
La Regione dice di voler mettere risorse per gli impianti ma tutto continua a portare verso la privatizzazione. Ecco perché è utile confronto pubblico sull’argomento: l’acqua è un bene comune e la gestione deve essere pubblica non possiamo lasciarlo il balia dei privati.
Quindi il Governo Nazionale e la Regione Campania devono essere chiari, basta rimpallo di responsabilità, per il bene dei cittadini e dei lavoratori».
cronaca