Continuano le indagini sul grave incidente avvenuto sulla Ss 19 tra Battipaglia e Eboli in cui hanno perso la vita Vincenza Avallone e sua figlia. Secondo la ricostruzione dell’accaduto, l’auto su cui viaggiavano madre e figlia non ha urtato il guardrail prima di scontrarsi con un altro veicolo e finire violentemente in una cunetta.
Incidente mortale tra Battipaglia e Eboli: proseguono le indagini
L’importante particolare, come riporta Il Mattino, è stato evidenziato dai dati registrati dal Gps della Lancia Y, condotta dalla donna ebolitana, e di cui ora sono in possesso gli investigatori della polizia municipale di Eboli, diretti dal tenente colonnello Lettieri. I caschi bianchi hanno appurato che i danni riportati dal guardrail lungo la statale 19, dove è accaduto il sinistro che è costato la vita alla donna e alla figlia Greta, di appena due anni, sono riconducibili ad un altro sinistro stradale pregresso.
Grazie ai dati del Gps della Lancia Y è stato appurato che l’auto non procedeva a velocità elevata, ma aveva superato di poco il limite. Gli stessi elementi ottenuti tramite il Gps dell’auto condotta da Vincenza Avallone non saranno disponibili per l’altro veicolo, una Fiat 500 L, coinvolto nell’incidente mortale perché in quel momento non era dotato del sistema e il conducente, un 22enne ebolitano, è indagato per omicidio stradale.
Le ipotesi
Molto probabilmente, il magistrato della Procura della Repubblica di Salerno che coordina le indagini chiederà ulteriori accertamenti per stabilire con esattezza la dinamica dell’incidente. Bisognerà accertare anche la velocità della 500 mentre si è scontrata con la Y e appurare perché quest’ultima avrebbe sbandato prima dello scontro. Tra le cause del sinistro stradale potrebbe esserci anche l’asfalto reso viscido dalla pioggia, particolare mai trascurato dagli investigatori che dovranno svolgere ulteriori accertamenti per stabilire con esattezza la dinamica dell’incidente mortale.
Fonte: Il Mattino