Spreco di acqua, Salerno è una città da maglia nera: è quanto emerge dai dati pubblicati dall’Istat che posiziona Salerno nella classe peggiore per l’infrastruttura idrica. Nel dettaglio, oltre 100 litri svaniscono per ogni chilometro di tubature come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Salerno, spreco di acqua da record: i dati
Nel 2020, le condotte comunali hanno visto “sparire” quasi 18 miliardi di litri, ovvero oltre il 62% dei volumi immessi in rete. Un problema che riguarda tutte le città italiane, ma con una media nazionale che si attesta al 36,2%. Nel report idrico, l’Istat ha tenuto in considerazione i 114 capoluoghi di provincia, dove risiede il 30% della popolazione ufficiale.
Il report
L’ente spiega: “L’acqua e l’insieme dei servizi a essa correlati sono elementi imprescindibili per la sostenibilità ambientale, il benessere dei cittadini e la crescita economica”. Nel 2020 la rete idrica di Salerno ha ricevuto 28.208 migliaia di metri cubi. Dunque, un salernitano ha avuto a disposizione mediamente 591 litri quotidiani, contro una media nazionale di 370. Sono 17.600 migliaia i metri cubi “spariti” nel capoluogo salernitano. Hanno fatto peggio solo Belluno, Latina e Chieti. Le città più virtuose sotto quest’aspetto sono Macerata, Pavia, Como, Biella, Milano, Livorno e Pordenone.