Cronaca Salerno, Salerno

Delitto San Leonardo, il killer fa scena muta: “È confuso e pentito

Svolta nelle indagini dell’omicidio avvenuto a Salerno, in via San Leonardo, il killer non risponde davanti al gip che non ha convalidato il fermo ma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il badante della donna morta e della sorella che avrebbe ferito si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere, secondo quanto dichiarato dal Mattino, in quanto ancora molto “confuso, provato e pentito oltre che scioccato per quanto commesso”. 

Omicidio a Salerno, il killer non risponde davanti al gip

Il killer della donna di 91 anni morta si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip che non ha convalidato il fermo ma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il badante ha preferito fare scena muta in quanto ancora molto “confuso, provato e pentito oltre che scioccato per quanto commesso”. 

Chi è il killer

Nella mattinata di mercoledì 13 luglio, il presunto assassino di Maria Grazia Martino è stato arrestato. Si tratterebbe dell’ex badante delle due donne. Inoltre, gli agenti della Squadra Mobile avrebbero trovato anche una parte della refurtiva portata via dalla casa.

L’uomo Giuseppe Buono, imbianchino di Baronissi, fermato dagli agenti ha confessato di aver ucciso Maria Grazia Martino e ferito gravemente la sorella colpendole con una mazza di ferro. L’ex badante, 41 anni e residente a Baronissi, aveva tentato di impossessarsi di una ingente somma di denaro custodita dalle due donne.

Il viaggio in autobus

Come riportato dal quotidiano Il Mattino, Giuseppe Buono avrebbe raggiunto in autobus l’abitazione delle sorelle Martino dove si è consumato il delitto. Dopo, sarebbe saluto ancora a bordo di un mezzo pubblico, scendendo all’altezza del Forte la Carnale.


Donna uccisa a Salerno,  l’autopsia sul corpo di Maria Grazia Martino

Era in programma per la giornata di giovedì 14 luglio, l’autopsia sul corpo di Maria Grazia Martino, la donna uccisa Salerno nella sua abitazione di via San Leonardo. La sorella, Adele, è ancora ricoverata all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, in attesa di essere ascoltata dagli agenti della Squadra mobile che seguono il caso come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Potrebbe essere proprio la 87enne Adele Martino la chiave delle indagini: l’anziana è ricoverata in Neurologia per un forte trauma cranico e continuamente monitorata dai medici, in attesa di essere ascoltata dagli agenti della Polizia di Stato. Importante, al fine della ricostruzione di quanto accaduto, sarà anche l’esito dell’autopsia. Gli esami tecnici infatti potranno fare chiarezza su alcuni aspetti come l’orario e le cause del decesso, oltre a mettere altri interessanti tasselli ad una vicenda che potrebbe avere dei risvolti inaspettati e delicati.

Le indagini

Ancora non è chiaro cosa è accaduto in quella abitazione. Le due donne potrebbero aver aperto la porta di casa al loro aggressore. Fino ad ora, in casa non dovrebbe mancare nulla. Si punta a capire anche chi ha rovesciato i cassetti dei mobili del soggiorno, mettendo a soqquadro l’abitazione. Sarà anche fondamentale capire dove sono state picchiate le due donne: se nel soggiorno, dove sono state trovate le tracce di sangue, oppure nella cantinola dove sono state ritrovate l’una agonizzante e l’altra morta.

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