Si allontana la possibile verità sul caso di Marzia Capezzuti: si allungano, infatti, i tempi dell’autopsia sul corpo senza identità ritrovato in un casolare a Santa Tecla di Pontecagnano Faiano lo scorso ottobre come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Marzia Capezzuti, si allungano i tempi per l’autopsia
Il professore Giovanni Santurro, associato di Medicina legale presso l’Università di Salerno, e direttore di Medicina legale presso l’azienda universitaria ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, ha stabilito un periodo di 120 giorni per eseguire gli esami autoptici e del dna sul corpo.
Il perito – dopo l’affidamento dell’incarico da parte del gip Alfonso Scermino – ha subito fatto chiarezza in merito alle sue intenzioni: la salma dovrà essere trasferita dall’ospedale di Battipaglia, dove si trova attualmente, a quello di Mercato San Severino. Questo perché nel nosocomio di sanseverinese ci sono le strumentazioni adeguate al fine di svolgere alcuni esami particolari.
Potrebbero invece accorciarsi i tempi per l’esame del Dna: presso il Ris del comando provinciale carabinieri Salerno sono custoditi i campioni prelevati dai genitori di Marzia Capezzuti. Tutti, compresi gli inquirenti, sono convinti che quel corpo possa appartenere alla giovane milanese, scomparsa a Pontecagnano Faiano nel marzo dello scorso anno.
Chi sono gli indagati
Lo scorso 6 novembre è stato arrestato Vito Vacchiano, il figlio della donna che ospitava la giovane scomparsa da Pontecagnano Faiano. L’arresto eseguito dai Carabinieri a Pontecagnano Faiano per evasione dagli arresti domiciliari, commessa il 25 ottobre.
L’uomo uscì di casa minacciando l’inviata di “Chi l’ha visto?”, che era andata a chiedergli un commento sul ritrovamento del corpo di una donna, dopo che i cani che aveva sciolto contro di lei non l’avevano spaventata. Per la scomparsa della giovane donna Vacchiano è indagato dalla procura di Salerno insieme ad altre cinque persone.
Ma chi sono gli indagati sulla vicenda della scomparsa di Marzia Capezzuti? Per la Vacchiano e la sua famiglia i capi di imputazione sono di concorso in maltrattamenti contro familiari con l’aggravante comune, reati commessi dal 2021 fino all’8 marzo 2022 e il sequestro di persona. A Vito Vacchiano viene contestato l’omicidio con circostanze aggravanti e la distruzione ed occultamento di cadavere.
Identici capi di imputazione per gli altri indagati, eccetto che per la ragazza minorenne che risponde soltanto delle prime contestazioni. Riconosciute anche le parti civili, il padre di Marzia, Ciro Capezzuti e la madre Laura Vincitore. Anche loro, come gli indagati, potranno nominare un perito di parte.