Avevano istituito una sorta di “call center” per lo spaccio di droga a Salerno riuscendo a rifornire i clienti anche durante la pandemia: condanne fino a 55 anni di reclusione per i “ragazzi di Via Irno”. Lo riporta l’odierna edizione de Il Mattino.
Salerno, spaccio di droga: le condanne
In seguito alla sentenza emessa lo scorso settembre dal Gup, arrivano le prime condanne da parte dei giudici per i ragazzi di Virno. Aniello Pietrofesa è accusato, insieme ad altri, di aver costruito un gruppo criminale finalizzato allo spaccio di stupefacenti.
La banda è stata sgominata dai carabinieri nel settembre del 2021 con 23 misure cautelari emesse. Ieri, all’esito del processo con il rito ordinario, i giudici hanno dato il loro verdetto.
I NOMI
- Condannato a 17 anni e 7 mesi, il 33enne Giorgio Pietrofesa fratello del presunto capo Aniello, già condannato a 16 anni e 8 mesi;
- 10 anni di reclusione invece per il salernitano di 25 anni, Eddy Paparone;
- 8 anni e 7 mesi per Nunzio Candela;
- 12 anni per Mario Grimaldi, padre di Carmine condannato invece a 8 anni e 11 mesi.
Le condanne vanno ad aggiungersi a quelle già emesse.
- Aniello Pietrofesa condannato a 16 anni ed 8 mesi;
- I fratelli Alessandro e Fabio Romanato condannati a (9 anni e 4 mesi e 8 anni ed 8 mesi rispettivamente;
- Ciro Casaburi a 8 anni e 4 mesi;
- Giovanni Errico (4 anni e 8 mesi);
- Laura Leone (7 anni);
- Alberto Villani (7 anni e 7 mesi);
- Chiara Capriglione (3 anni);
- Luigi Maresca (7 anni e 6 mesi);
- Salvatore Forte (7 anni e 1 mese);
- Alessandro Pio Leone (9 anni e 8 mesi)
- Fabio Casaburi (2 anni e 8 mesi).