Una donna di 37 anni di Serre nella giornata di ieri, 8 novembre, ha confermato in Tribunale le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti dell’ex marito. Le violenze si sarebbero consumate tra il 2014 ed il 2021 come riporta Il Mattino.
Serre, donna accusa l’ex marito di maltrattamenti e lesioni
“Ha provato a strangolarmi due volte. Mi ha rotto le costole, mi ha spezzato una gamba e mi pestava ogni giorno. Mi impediva di recarmi in ospedale perché mi diceva che se lo avessi denunciato, ci avrebbero tolto tutti e tre i bambini. Mi picchiava per ogni nonnulla e mi impediva di uscire di casa quando lui era al lavoro perché portava con sé l’unico paio di chiavi: a un certo punto non ce l’ho fatta più e sono scappata. La vita, con lui, era un calvario”. Sono queste le parole della 37enne di Serre.
Rappresentata dall’avvocato Carmela Landi, la donna ha confermato tutte le accuse contestate dalla Procura a carico del marito, A.C., 47 anni di Campagna assistito dall’avvocato Teodora Chiaviello.
Un incubo durato 7 anni
La donna ha ripercorso l’inferno della sua vita coniugale consumatosi tra il 2014 ed il 2021 quando, finalmente, ha deciso di troncare quella relazione tossica e pericolosa andando via e portando con sé solo il più piccolo dei tre figli.
“Gli altri bambini – ha affermato la donna in aula – riuscivo a vederli solo se cedevo ai suoi ricatti sessuali“. Come racconta la vittima, le percosse e i maltrattamenti sono iniziati subito dopo il matrimonio e non si sarebbero interrotte neppure durante le tre gravidanze della donna.
In seguito alla nascita dei figli le violenze si sono aggravate poiché l’uomo riteneva la moglie responsabile della patologia autistica comune a due bambini. Le percosse, le offese e le umiliazioni quotidiane si sarebbero perpetrate sempre davanti ai figli. “Spesso – ha affermato la 37enne che ora vive in una casa famiglia – non avevo nemmeno i soldi per dare il latte ai miei figli costretti a bere per colazione, solo la camomilla”