Tentato omicidio ad Atripalda. Oggi è stato ascoltato il proprietario del negozio le cui telecamere ripresero un uomo, in compagnia del figlio, che tentò di investire con l’auto un 36enne.
Tentato omicidio ad Atripalda
I fatti risalgono al 2016 quando un uomo in compagnia di suo figlio, tentò di investire con l’auto un 36enne. Quest’ultimo poteva diventare suo genero, se avesse riconosciuto ( non l’ha fatto) il figlio dell’ex compagna. Proprio l mancato riconoscimento del bambino avrebbe innescato la reazione dei due uomini.
Secondo le ricostruzioni , i due avrebbero provato ad investire con una Panda il 36enne dei pressi di un’officina di Atripalda.
Il misterioso fax
“Lui (il 36enne), che conoscevo solo di vista, mi ha detto che lo avevano aggredito. E che voleva le registrazioni video riprese dalle telecamere del mio negozio”, ha raccontato il testimone.
L’uomo non gliel’aveva date, oggi in aula ha spiegato perché: non sapeva estrarle dalla memoria e non aveva un supporto digitale su cui salvarle, aggiungendo che “dopo due tre giorni i video si cancellavano in automatico”, e quindi la richiesta non aveva avuto seguito.
La sentenza rinviata ad ottobre
Sono stati poi acquisiti i verbali di interrogatorio dei due imputati. Il difensore di padre e figlio, ha ottenuto un rinvio al 1 ottobre per le dichiarazioni spontanee di uno degli imputati.
Immagine di repertorio