Cronaca

La straziante dedica del padre per il compleanno della piccola Elena Del Pozzo: “Spero che il desiderio della tua ultima candelina si sia avverato”

L'omicidio della bambina è avvenuto un mese fa

A solo un mese dall’omicidio arriva la straziante dedica del padre di Elena del Pozzo, Alessandro per quello che sarebbe stato il quinto compleanno della piccola. Elena avrebbe compiuto ieri gli anni. Il messaggio intriso di dolore, e di rabbia per quello che la madre è riuscita a fare, ha commosso il web.

La dedica del padre di Elena del Pozzo per il compleanno

Le parole strazianti di Alessandro Del Pozzo, papà della piccola Elena uccisa dalla madre Martina Patti giusto un mese fa, hanno commosso il web. La piccola avrebbe compiuto 5 anni nella giornata di ieri.

“Spero che il tuo desiderio si sia avverato”

Una lacrima scende per una candelina che non potrà mai spegnere. La vita di Elena si è spezzata a solo 4 anni tra le mani della madre che, a causa della gelosia, ha deciso di porre fine brutalmente lo scorso 13 giugno.

Il papà Alessandro non potrà mai dimenticare la figlia e ha deciso di farle gli auguri sui social scrivendo questa frase che ha fatto commuovere e unire in un abbraccio sincero milioni di utenti: “Auguri mio dolce angelo, spero che il desiderio della tua ultima candelina si sia avverato…manchi…“. Poche semplici parole per comprendere quanto ci sia ancora tanto dolore e rabbia.

La lettera di sfogo del padre per l’omicidio

Arriva la lettera sfogo di Alessandro Del Pozzo, padre di Elena, la bambina uccisa in provincia di Catania dalla madre, Martina Patti. Ho sentito parlare di pazzia e di gelosia morbosa ma non ho sentito parlare di cattiveria e di sadismo. Come si può reputare un raptus quello che ha fatto Martina??!! Un omicidio premeditato e studiato in ogni particolare!” È quanto si legge in una lettera scritta da Alessandro Del Pozzo.

Elena uccisa dalla madre, la lettera sfogo di Alessandro Del Pozzo

“I momenti di pazzia sono susseguiti da momenti di lucidità! Momenti – prosegue il padre – in cui non si è nemmeno pentita di aver ucciso la bambina! Bensì ha messo Elena dentro dei sacchi della spazzatura, l’ha sotterrata, si è ripulita e ha ripulito, ha inventato un sequestro creandosi un alibi e ha colpito la sua macchina per inscenare un’aggressione!! 24 ore di bugie. Quindi un omicidio in cui ci si crea pure un alibi e si occulta il corpo! Non può essere un raptus di pazzia!

Il padre ricorda poi la figlia e il loro legame: “Amo mia figlia più di ogni altra cosa al mondo, è uguale a me in tutto e per tutto! Me l’ha uccisa! Me l’ha portata via…non perché non volesse che legasse con la mia compagna, ma perché voleva mettermela contro…le parlava male di me ogni giorno ed Elena me lo veniva a raccontare!! Non ci sarebbe potuta riuscire perché io ed Elena siamo una cosa sola e lei la odiava per questo!!! Ha tentato tanto di parlare male di me fino al giorno che ha capito che non ci sarebbe riuscita e ha studiato come ammazzarla!!! Distruggendo la sua innocente vita”.

La tragedia

Quindi ripercorre i momenti che hanno preceduto l’omicidio ed esprime il dolore immenso che prova in queste ore: “Ha preso Elena dall’asilo un’ora prima perché già era preparata mentalmente! Questa è una chiara prova di una mente sana in grado di organizzarsi!!! Un suicidio sarebbe stato più plausibile! Elena aveva tutta la vita davanti e tanti traguardi da raggiungere! Sono distrutto, mi sento un vuoto dentro incolmabile ho sempre promesso a mia figlia che l’avrei tenuta al sicuro come ogni buon padre farebbe, avrei dato la vita al posto suo, l’ho chiesto a Dio, ma non accetta sostituzioni! Non potevo mai e, dico mai, pensare che l’avrei dovuta proteggere proprio da sua madre…”.

Infine lo sfogo: “La legge è sempre pronta ad affidare i figli alle mamme nonostante in alcune storie i padri siano meglio delle madri! Tutti parlano dell’amore della mamma, ma nessuno parla mai dei sacrifici che fa un papà… Martina è un mostro non meritava una figlia come Elena speciale e unica in tutto! Elena vive! Ogni giorno! Dentro il mio cuore”.

La confessione: “Ho ucciso Elena da sola”

Nell’interrogatorio tenuto dinanzi al Gip di Catania, Martina Patti ha ribadito quanto era emerso nelle prime dichiarazioni rese ai carabinieri ed alla Procura. Avrebbe confermato di aver ucciso da sola la figlia Elena, colpita con una serie di coltellate , nel luogo in cui il corpo è stato ritrovato. La piccola è stata trovata in un campo vicino Mascalucia, non molto lontano dalla sua casa.


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L’autopsia

Dalle anticipazioni del medico autoptico si può dire che “i colpi sono stati inferti con un’arma compatibile con un coltello da cucina e che sono più di undici”, ha detto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, a proposito del caso della piccola Elena.

Un solo colpo, aggiunge il procuratore, è stato letale “perché ha reciso i vasi arteriosi dell’arteria succlavia, ma la morte non è stata immediata. Il decesso è intervenuto dopo più di un’ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13″.

Tutti i punti ancora da chiarire

Sono tanti i punti ancora da chiarire attorno all’uccisione della piccola Elena Del Pozzo per mano della madre, Martina Patti, la 23enne da due giorni rinchiusa nel carcere di Piazza Lanza a Catania con l’accusa di omicidio premeditato, pluriaggravato e occultamento di cadavere.

Va ancora chiarito, in primis, se la donna abbia agito da sola o con la complicità di altre persone che potrebbero avere aiutato Martina nell’esecuzione del delitto, cosi come non vi è chiarezza sul luogo dell’omicidio della bambina che la mamma, per bocca del suo avvocato difensore, ha detto di aver ucciso sul terreno del ritrovamento del cadavere all’interno di 5 sacchi di plastica.  Manca anche l‘arma del delitto, che i carabinieri ritengono un coltello da cucina.

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