Cadavere abbandonato in strada a Benevento: la vittima è un 85enne di Grottaminarda, Mario Castellano. Fermata la convivente di 64 anni, Pierina Gogliucci.
Benevento, cadavere di un anziano di Grottaminarda abbandonato in strada: il nome
La donna è finita in carcere, ieri, con le accuse di maltrattamenti, e occultamento di cadavere. Durante l’interrogatorio la donna era apparsa piuttosto confusa e la sua versione non aveva convinto gli inquirenti.
Un nuovo interrogatorio
La 64enne, secondo il suo legale, sarebbe da tempo in cura presso il centro di igiene mentale di Ariano Irpino, e sarà probabilmente su questo che punterà il legale durante il nuovo interrogatorio in programma, probabilmente, per la giornata di domani.
Mario era già morto?
Solo l’autopsia chiarirà le cause della morte dell’85enne e, soprattutto, se Mario Castellano, quando è stato abbandonato davanti all’ospedale di Benevento, era già morto, e da quanto.
I precedenti penali
Pierina Gogliucci avrebbe a suo carico vari precedenti penali. Circa 30 anni fa, a Torino, venne licenziata e all’epoca sequestrò il figlio del suo datore di lavoro, pensando di poter riottenere il posto. Fu poi condannata per estorsione a 12 anni, 7 dei quali scontati in carcere.
Le estorsioni
Nel giugno del 2019 aveva tentato una nuova estorsione, questa volta ai danni di un anziano di San Giorgio del Sannio, con cui aveva avuto una relazione. Questa volta fu la vittima stessa ad incastrarla, avvertendo i Carabinieri, che l’arrestarono in flagranza di reato, mentre stava per ricevere il denaro richiesto all’uomo.
La scoperta
Il cadavere dell’uomo era stato notato da due giovani, sabato sera, poco prima della mezzanotte. Il corpo dell’85 enne era avvolto in una coperta sudicia ed era adagiato sulla panchina di fronte all’ospedale Rummo, in via Pacevecchia.
Fermata la convivente
I Carabinieri, poche ore dopo il ritrovamento del corpo hanno fermato la convivente dell’uomo, una donna di 64 anni, che ha ammesso di essere stata lei a portare il cadavere li, e che l’uomo era morto per un malore.
I video delle telecamere
La donna, secondo quanto avrebbe dichiarato, non voleva che si sapesse che la morte dell’85enne era avvenuta nella sua casa, e così aveva deciso di “scaricarlo” il prima possibile, per evitare ogni responsabilità. Ma le telecame di videosorveglianza della zona l’hanno invastrata.
L’autopsia
La Procura ha disposto l’autopsia, ma ad un primo esame esterno sembrerebbe che sul corpo non ci siano tracce di violenza e che non fosse autosufficiente. In base all’esito della perizia si deciderà se procedere, o meno, contro la donna.