Cronaca

Il ministro Sangiuliano contrario all’iniziativa dei musei gratis

Il ministro Sangiuliano contrario all'iniziativa dei musei gratis. "L'Italia è troppo generosa" ha dichiarato in una intervista

Il ministro Sangiuliano contro l’iniziativa dei musei gratis. Il ministro della Cultura lo ha dichiarato in una intervista ai microfoni di Sky Tg24 nella mattinata di oggi, domenica 6 novembre. “Il mio sogno? Far sentire gli italiani di oggi all’altezza del loro passato”, così si è espresso. “Aprire la cultura alla partecipazione di tutti gli italiani, che si devono sentire eredi di una grande tradizione, quella del Rinascimento, dell’Umanesimo, del mondo greco-romano, penso anche al diritto”.

Musei gratis, il ministro Sangiuliano è contrario

Spiegando di sognare personali il restauro di Palazzo Fuga a Napoli, il ministro ha dichiarato: “Oltre alla cultura materiale c’è anche quella immateriale che dobbiamo rilanciare, la letteratura, la poesia, il diritto appunto. Sogno di tornare a far emergere tutto questo in un percorso da costruire pietra su pietra, cercando di produrre risultati”.

Poi il parere sull’iniziativa dell’accesso gratuito nei musei“Penso che l’Italia sia troppo generosa. Abbiamo già come oggi la prima domenica gratuita ogni mese. Il Louvre costa 17 euro, il Moma a New York che prima era gratuito oggi costa 25 dollari, la Torre Eiffel costa più della torre di Pisa che personalmente preferisco. Veder scendere il miliardario americano dal panfilo da 100 milioni di dollari, come mi capita durante l’estate in vacanza a Positano, e in limousine vederli andare a visitare Pompei un parco archeologico unico al mondo, direi 17,50 euro possono spenderli”.

Già non facciamo pagare – ha proseguito – tutti i giovani dell’Unione Europea fino ai 18 anni, poi dai 18 ai 25 anni pagano due euro, cifra abbastanza irrisoria, poi come è giusto e sacrosanto non pagano i disabili e poi c’è un sistema di convenzioni per gli anziani e con i comuni, direi che noi italiani siamo già molto generosi. Il personale dei musei è al momento sottodimensionato rispetto alle piante organiche, qualcosa sta già cambiando: c’è stato un concorso di 1052 unità quasi tutte assunte, altre 500 sono arrivate dalle liste di collocamento e ipotizzo nuovi concorsi da bandire e assunzioni a tempo determinato per il PNRR. Il mio impegno è riportare o comunque molto incrementare la pianta organica dei musei puntando soprattutto sui giovani, che sono nativi digitali e che hanno una formazione importante dalle nostre università superiore anche ad altri paesi”.

Dunque, la chiosa: “Far entrare i giovani non vuol dire mortificare le persone di esperienza che lavorano nei musei ma il nostro patrimonio culturale immenso deve interagire con la realtà digitale dei nostri tempi, qualsiasi museo deve farne i conti per questo c’è bisogno di nativi digitali, persone in confidenza con le nuove tecnologie, è necessario immettere nei servizi tanti giovani con entusiasmo e amore per la cultura”.

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