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Costantino Vitagliano dopo Uomini e Donne: la vita 20 anni dopo

Nei primi anni '2000 il suo nome risuonava in televisione e in tutte le discoteche

Costantino Vitagliano dopo Uomini e Donne: com’è cambiata la sua vita 20 anni dopo. Nei primi anni ‘2000 il suo nome risuonava in televisione e in tutte le discoteche. Grazie al dating show di Maria De Filippi era l’idolo di donne e ragazzine.

Costantino Vitagliano dopo Uomini e Donne

Oggi, l’uomo ha messo di lavorare in televisione perché «pagano troppo poco» e anche se potrebbe vivere di rendita è socio e testimonial di centri per la terapia del freddo. In una intervista rilasciata per il Corriere della Sera, ha ripercorso gli anni più importanti del successo arrivato come un fulmine per lui, che veniva dalle case popolari e che fino ai 16 anni non era neanche mai andato a fare una vacanza: «Pensavo: io non sono nessuno, ho la terza media, veramente riesco a muovere tutta ’sta roba? E, allora, pompavo più che potevo».

Poi, sono arrivati i soldi e la carriera. Solo con le discoteche fatturava milioni ogni anno: «Arrivavo al Billionaire e c’era la folla fuori solo per vedermi entrare. Arrivavo alle tre di notte, col volo privato, dopo aver fatto il giro delle discoteche d’Italia, tre a sera». Con i primi guadagni ha fatto andare in pensione il padre, poi non si è fatto mancare nulla: «Avevo appartamenti che affittavo, ristoranti, pizzerie. Comprai una Bentley da 240 mila euro, e Ferrari, Lamborghini».

Poi ha continuato raccontando: «Poi Enzo Jannacci e Paolo Rossi. Mi hanno preso a lavare i bicchieri al Bolgia Umana e lì sono passato alla sala a fare il ragazzo immagine. Poi mi sono fatto il fisico in palestra, sono diventato cubista, spogliarellista. Però non ho mai fatto il gigolò o il mantenuto o il pornoattore, tutte cose che mi hanno chiesto. Dopo, ho fatto il valletto da Paolo Limiti, ho fatto Casa Vianello. Sfilavo, posavo, portavo il book: 15 anni di gavetta. Ho lavorato pure con Fabio Fazio».

Lele Mora, gli anni a Madrid

Il successo è arrivato nel 2003 a Uomini e Donne, dove il suo personaggio rude e affascinante aveva colpito a pieno il pubblico: «Era un mondo diverso. Oggi le donne neanche sanno come lo vogliono un uomo. Quelli che funzionano adesso mi arrivano all’ascella, sono grandi come il mio braccio». Poi scelse Alessandra Pierelli: «Era tutto vero, in quei 40 minuti di tv. Poi, avevo altre vite, mi beccavano con le ragazze Jacuzzi e ad Ale in diretta, io dicevo che era un set…». Poi, sono arrivati gli anni di Lele Mora: «Per me, è stato come un padre, mi ha fatto scoprire come guadagnare, come apparire. Con lui avevo l’agenda piena per cinque anni. Mi faceva sponsorizzare da testa a piedi: portavo le mutande a vista perché mi pagavano».

Per un periodo, il successo gli ha causato anche difficoltà, e così e andato a vivere in Spagna, a Madrid: «Per gli attacchi di panico. Mi venivano dopo le serate. Odiavo sentir ripetere il mio nome, odiavo trovarmi su tutte le affissioni. Viaggiavo con quattro guardie del corpo, se no tornavo nudo: mi strappavano i vestiti. Quando atterravo a Bari, fuori, c’erano quattromila persone e la polizia doveva chiudere l’aeroporto. Il fisico c’era, ma ha ceduto la testa. A un certo punto mi ero detto: sono a posto per tutta la vita, non ho più bisogno di guadagnare. Ho rallentato, ma sono arrivati gli attacchi. Sono andato a vivere in Spagna, ma sono diventato Costa anche lì e sono tornato».

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