Cronaca

Scozia, stupratore vuole entrare in un carcere femminile

In Scozia, uno stupratore ha dichiarato di essere trans e ora vuole passere in un carcere femminile per scontare la pena. Nel 2016 e nel 2019 era ancora un uomo quando ha violentato due donne adescate online. Nel 2019, 6 giorni dopo essere stato per la prima volta in tribunale, Adam Graham ha iniziato il suo percorso di transizione.

Scozia, stupratore si dichiara trans: vuole entrare in un carcere femminile

Adam Graham, nel 2016 e nel 2019, ha adescato due donne vulnerabile attraverso i social e le ha violentate. Dopo essere stato per la prima volta alla sbarra, sei giorni dopo l’inizio del processo, Graham ha iniziato un percorso di transizione che continua ancora oggi con la terapia ormonale, in attesa dell’approvazione per l’intervento di riassegnazione del sesso.

Ora si chiama Isla Bryson e due giorni fa è stata condannata, nonostante avesse negato le accuse, dicendo all’Alta Corte di Glasgow che ogni rapporto sessuale era consensuale e che “non avrebbe mai fatto del male a un altro essere umano”.

Dal carcere femminile al maschile

Inizialmente, Isla Bryson è stata portata nel carcere femminile di Cornton Vale, dove è stata tenuta in isolamento fino alla sentenza di febbraio. Giovedì 26 gennaio, la trans è stata trasferita in un’ala maschile del carcere di Edimburgo. La decisione arriva dopo che il primo ministro Nicola Sturgeon aveva annunciato che a Bryson non sarebbe stato permesso di scontare la pena nel penitenziario femminile.

La richiesta per ritornare al carcere femminile e i controlli psicologici

Riguardo la detenzione di Isla Bryson nel carcere femminile, un portavoce dello Scottish Prison Service ha chiarito che tutti i detenuti vengono sottoposti ad attenti controlli e valutazioni con psicologi e assistenti per determinare l’effettivo rischio che potrebbero rappresentare per gli altri detenuti.

Lo stesso, precisano, è avvenuto con Isla Bryson: “Laddove vi siano preoccupazioni su eventuali rischi posti da un individuo, sia per sé stessi che per altri, manteniamo la possibilità di tenerli separati dalla popolazione tradizionale fino a quando non sarà in atto un piano di gestione concordato“.

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