Cronaca

Bimba sparita a Firenze, ipotesi ritorsione: “Qualcuno l’ha presa”

Proseguono senza sosta le ricerche della piccola Kataleya Alvarez, la bimba di 5 anni sparita da Firenze: le telecamere hanno ripreso la bimba (di cui non c’è ancora nessuna traccia) che si affaccia all’ingresso del palazzo e rientra. La madre tema una ritorsione: “Qualcuno l’ha portata via”.

Bimba sparita a Firenze, ipotesi ritorsione

Ancora nessuna traccia della bambina scomparsa dal pomeriggio di sabato mentre giocava nel cortile del palazzo dove abita con la madre. Le ricerche proseguono in tutta la zona ed è stata attivata anche la Protezione Civile. Al vaglio le immagini di videosorveglianza per stabilire se la piccola sia uscita dall’edificio magari occultata da qualcuno.

Le immagini di un impianto infatti hanno ripreso la piccola che si affaccia all’ingresso del palazzo per poi rientrare. Da lì la bimba è poi scomparsa, l’edificio però ha una porta sul retro che non hanno telecamere. “Ogni ipotesi è valida” spiegano i militari ma le ricerche condotte con unità specializzate e cani molecolari non hanno trovato traccia della bimba all’interno del condominio.

“Mi sento ragionevolmente di escludere che sia dentro l’edificio ma ora torneremo a riesaminare tutte le immagini alla ricerca di dettagli utili alle indagini” ha dichiarato il comandante spiegando che “Tutte le ipotesi sono aperte, compreso il rapimento da parte di adulti o l’allontanamento”.

L’ipotesi ritorsione

Proprio l’ipotesi rapimento per ritorsione è quella sostenuta dalla mamma Katherine Alvarez: “Abbiamo litigato con delle persone. Volevano occupare le nostre stanze, ai carabinieri ho fatto i loro nomi”.

“Ci siamo barricati dentro. C’è stata una rissa, un uomo ubriaco è volato dalla finestra. Hanno provato a dare la colpa a mio fratello ma lui non c’entra niente. È caduto da solo” ha ricostruito la donna al Resto del Carlino parlando di un episodio avvenuto nei giorni scorsi nello stabile occupato. “Qualcuno l’ha presa e l’ha portata via” secondo Katherine Alvarez. Per la mamma, Kata è in pericolo e lancia un appello: “Non se la devono prendere con lei. Questi sono problemi dei grandi”.

La telefonata

Una tesi confermata da una strana telefonata ricevuta dalla donna: “Era la voce di un uomo adulto di etnia latina che credeva che fossi la madre e mi ha detto che la bambina era con lui”. Una testimonianza che andrà verificata.

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