Cronaca

Esame di maturità 2023, la sesta traccia della prova di italiano

Qual è la sesta traccia della prima prova dell’esame di maturità 2023? Oggi, mercoledì 21 giugno 2023, iniziano gli esami di stato per migliaia di maturandi italiani. In questo articolo la traccia della prima prova ed il suo svolgimento in diretta.

Il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.


TUTTE LE TRACCE


Esame di maturità 2023, la sesta traccia della prova di italiano

Per la sesta traccia, ovvero il tema di attualità, è stato proposto agli studenti di scrivere una lettera aperta sull’esame di maturità a Patrizio Bianchi, ex ministro dell’Istruzione. Un tema più “libero” rispetto a quelli relativi a testi di autori come Moravia, Quasimodo, Piero Angela e Oriana Fallaci.

Svolgimento e spiegazione

Per questo tipo di elaborato, il suggerimento per gli studenti è di esprimersi liberamente. Trattandosi di una lettera, seppur immaginaria, il consiglio è di inserire la data e il luogo in alto a destra, come se si stesse scrivendo una vera e propria lettera. Altro consiglio è di rivolgersi al destinatario, ovvero il ministro Bianchi, aprendo la lettera con “esimio Ministro”, continuando ad usare il lei nel corso del testo. Potrebbe funzionare anche l’idea di rivolgersi al ministro Bianchi dandogli del ‘tu’, magari immaginando di avere la sua stessa età o di scrivere al Patrizio Bianchi studente.


LA REAZIONE DELL’EX MINISTRO BIANCHI


Cenni storici e biografici su Patrizio Bianchi

Patrizio Bianchi (Copparo, 28 maggio 1952) è un economista e politico italiano. È stato ministro dell’istruzione nel governo Draghi dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022. Dopo aver conseguito, nel maggio 1976, la laurea in Scienze politiche con lode all’Università di Bologna sotto la guida di Romano Prodi e Alberto Quadrio Curzio, si è specializzato in economia e politica industriale alla London School of Economics and Political Science con il professor Basil Yamey. In questo periodo ha operato presso la Price Commission britannica, seguendo un’inchiesta sul controllo dei prezzi nel settore del cemento, argomento a cui dedicherà il suo primo saggio, pubblicato nel 1980 da Il Mulino.

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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