Cronaca

Giletti indagato per diffamazione dopo una querela di Graviano

Il conduttore Massimo Giletti è indagato per diffamazione dopo una querela del boss mafioso Graviano. Il giornalista sarebbe sotto inchiesta per diffamazione insieme alla collega Sandra Amurri.

Giletti indagato per diffamazione dopo una querela di Graviano

Massimo Giletti, giornalista e conduttore televisivo, indagato per diffamazione dalla Procura di Terni in base alla denuncia del boss mafioso Giuseppe Graviano, detenuto nel carcere ternano di vocabolo Sabbione.

“Ho sempre fiducia nella giustizia, certo alle volte penso che viviamo in un Paese all’incontrario, ma ormai non mi stupisco più di nulla”, così Massimo Giletti all’Agi. A querelare Giletti, insieme alla giornalista Sandra Amurri, sarebbe stato appunto Giuseppe Graviano, detenuto nel carcere di Terni dove sta scontando diversi ergastoli per mafia. Il fascicolo sarebbe poi stato secretato.

“È una cosa molto grave – dice Giletti all’ANSA -. Anche un ergastolano può fare una querela, però quello che faccio fatica ad accettare è perché a noi sia stato vietato l’accesso agli atti. Vorrei capire quale è la motivazione della querela. Aspetterò e verrà il momento, sempre con fiducia nella giustizia, ma con tutto quello che ho passato e sapendo che Giuseppe Graviano è il fratello di chi mi vuole morto faccio davvero fatica a capire”. “Con l’anno che ho vissuto non mi stupisco più di niente – prosegue -. Come diceva Rodari è un paese all’incontrario, mi sembra sempre più evidente”.

La notizia del procedimento è stata anticipata da EtruriaNews. Nel corso della trasmissione ‘Non e’ L’Arena’ in onda su La 7 Giletti aveva intervistato Salvatore Baiardo, considerato uomo dei Graviano, che “annuncio’” l’arresto di Matteo Messina Denaro.

La solidarietà di Matteo Salvini

Intanto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini esprime la sua solidarietà al giornalista: “Massimo Giletti indagato dopo la querela del boss Graviano: sarebbe sotto inchiesta per diffamazione. Tutta la mia solidarietà’ e vicinanza a Massimo, uomo e giornalista libero. L’auspicio di tanti è che possa avere voce e spazio sulla televisione pubblica“. 

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