Cronaca

Lampedusa, migranti naufragati sulla scogliera: bloccati per 30 ore

Per oltre trenta ore, alcune decine di migranti sono rimasti intrappolati su una scogliera a strapiombo sul mare a Lampedusa, in Sicilia, dove sono stati trovati esausti dai soccorritori dell’Aeronautica Militare e del Soccorso Alpino e Speleologico siciliano. Questo gruppo di migranti aveva affrontato una pericolosa traversata nel Mar Mediterraneo e miracolosamente aveva sopravvissuto al naufragio della loro imbarcazione, con la quale stavano viaggiando dalle coste africane verso l’Italia.

Lampedusa, migranti naufragati e bloccati sulla scogliera

L’allarme era stato lanciato già nei giorni precedenti, quando le prime segnalazioni indicavano che l’imbarcazione era in avaria e in difficoltà al largo di Capo Ponente, l’estremità più occidentale di Lampedusa. La piccola barca, con oltre trenta persone a bordo, era finita fuori controllo e si era infranta contro la scogliera nella notte di venerdì. Gli occupanti, con sforzi titanici, avevano cercato di trovare un luogo sicuro, riuscendo fortunatamente a salvarsi, a differenza di altri due naufragi che avevano avuto luogo nello stesso periodo e nei quali avevano perso la vita un bambino di due anni e una donna, mentre almeno 30 persone erano disperse.

Bloccati per 30 ore

Dopo l’incidente, i migranti si sono ritrovati intrappolati sulla scogliera, senza possibilità di raggiungere l’entroterra. Per trenta ore, sono stati lasciati al fato prima che i soccorritori potessero raggiungerli nella mattinata di domenica. Le motovedette della Guardia Costiera non erano riuscite a recuperarli a causa del mare in tempesta. È intervenuto un elicottero dell’82° CSAR dell’Aeronautica Militare di stanza all’aeroporto di Trapani-Birgi, insieme a due soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico siciliano, allertati dalla Direzione Marittima di Palermo della Capitaneria di Porto. I migranti si trovavano su una scogliera nella zona ad ovest del Faro di Lampedusa, una posizione impossibile da raggiungere via terra.

I soccorsi

Imbracati uno ad uno con le corde di sicurezza, l’elicottero ha issato in volo i naufraghi, facendo poi la spola per trasportarli all’aeroporto dell’Isola dove erano state allertate le ambulanze della Croce Rossa e i volontari per rifocillarli e sottoporli al triage sanitario. Chi non ha avuto bisogno di cure è stato portato all’hotspot di Contrada Imbriacola, per gli altri è scattato il ricovero presso il Poliambulatorio dell’isola. Si tratta in tutto di 34 migranti, tra cui sei donne.

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