Cronaca

Iran, la mamma di Armita Gervand è stata arrestata

La mamma di Armita Gervand, picchiata e mandata in coma dalla polizia iraniana perché non indossava il velo, è stata arrestata. A diffondere la notizia è la ONG norvegese Hengaw.

Iran, la mamma di Armita Gervand è stata arrestata

Come riportato dalla ONG Hengaw con sede in Norvegia, mercoledì sera Shaheen Ahmadi, madre di Armita Geravand, è stata arrestata. Armita, ragazza di 16 anni, è ricoverata da tre giorni presso l’ospedale militare Fajr di Teheran, a seguito di un aggressione da parte della polizia morale che l’ha fatta finire in coma. Il motivo di questo tragico evento, secondo quanto dichiarato dalla stessa ONG, è stato il suo mancato rispetto dell’obbligo di indossare il velo.

Secondo quanto riportato da Iran International, Shaheen Ahmadi è stata arrestata dopo aver protestato contro le forze di sicurezza chiedendo di visitare sua figlia e chiedendo spiegazioni riguardo all’arresto di Armita e alla presenza delle forze di sicurezza nell’ospedale.

Inizialmente, sia la madre che il padre di Armita erano apparsi in alcuni video dei media statali, affermando che la figlia era in coma a causa di un problema di pressione sanguigna e che si era ferita alla testa dopo essere svenuta. Tuttavia, gli attivisti ritengono che questa versione sia stata forzata dal regime, che costringe le famiglie a dichiarare il falso.

L’aggressione ad Armita

La sequenza degli eventi è stata ricostruita grazie ai video delle telecamere della metropolitana diffusi dall’agenzia di stampa della Repubblica Islamica. Il fatto è avvenuto domenica 1 ottobre a Teheran, quando Armita stava andando a scuola. Come di consueto, si era incontrata con le sue amiche alla fermata Shohada, indossando la divisa scolastica ma senza il velo in testa. Dopo essere entrate nel vagone della metropolitana, Armita è improvvisamente scomparsa dalla vista delle telecamere. Successivamente, le sue amiche l’hanno trascinata fuori dal vagone priva di sensi e l’hanno posizionata sulla banchina. Secondo la ONG Hengaw, all’interno di quel vagone, Armita è stata aggredita dalla polizia morale con tale ferocia, forse spingendola o colpendola alla testa, che è entrata in coma. Questo tragico episodio richiama alla mente il caso di Mahsa Amini.

Il testimone

Un testimone ha raccontano al The Guardian che, quando è entrata nella metro, «una donna della polizia morale le ha urlato contro chiedendole perché non fosse velata. Armita le ha risposto: “Io ti chiedo di toglierti il velo? Perché mi chiedi di indossarne uno?”». A quel punto, la discussione sarebbe degenerata e la donna avrebbe spinto la sedicenne violentemente a terra.

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