Cronaca

Sergio Staino, morto il vignettista ed ex direttore dell’Unità: era malato da tempo

Il vignettista Sergio Staino, papà di Bobo ed ex direttore dell’Unità, è morto nella mattinata odierna sabato 21 ottobre in ospedale a Firenze. L’83enne era da tempo malato ed era ricoverato da qualche giorno. Solo nel novembre dello scorso anno era stato ricoverato. Era uscito dall’ospedale nel settembre scorso ma ci era tornato a metà ottobre, quando le sue condizioni sono peggiorate.

Sergio Staino, morto il vignettista ed ex direttore dell’Unità

Tanti i messaggi di cordoglio per il vignettista papà di Bobo, il personaggio delle sue “storie” disegnate, ed ex direttore dell’Unità. “Ci ha lasciati Sergio Staino, gia direttore de ‘L’Unità’ e padre di Bobo, il personaggio delle sue vignette, interprete dei sentimenti, delle ansie, delle speranze del popolo della sinistra. Grazie Sergio, ci mancherai, ma ti porteremo nel cuore”, è il cordoglio su Twitter di Piero Fassino, ultimo segretario dei Democratici di sinistra e deputato del Partito democratico.

“Caro Sergio, che brutto scherzo che ci hai fatto: tu e Bobo per noi eravate immortali”, è il messaggio lasciato dal sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Con Staino perdiamo tutti un grandissimo professionista che tramite la sua matita ha fatto riflettere non solo le persone comuni ma anche molta parte del centrosinistra e del Pd, partito al quale non risparmiava spesso critiche, anche se sempre costruttive, e che spronava ad essere più vicino al suo popolo. Io oggi perdo un amico con cui fin dai miei primi passi nella politica mi sono sempre confidato sulle mie idee sulla politica e sulla vita. Ci accomunavano valori e principi solidi e con lui il Comune ha avuto modo di collaborare molte volte: ricordo tra l’altro che all’inizio del 2000 Staino è stato responsabile dell’Estate Fiorentina, mentre la nostra ultima iniziativa insieme è stata una cartolina contro il razzismo. Alla moglie Bruna, quella Bibi che spesso lui ha definito la sua forza e il suo valore aggiunto, e ai figli Ilaria e Michele, vanno le più sentite condoglianze della città e il mio abbraccio personale”.

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