Nel 2022 aveva rubato due pacchetti caramelle e ora finisce a processo. Una vicenda apparentemente assurda quella che vede coinvolto un 50ennne di Treviso, rinviato a giudizio per il furto di due pacchetti di caramelle del valore di 5,06 euro.
Si tratta di uno dei cosiddetti reati bagattellieri, ovvero reati considerati minori ma che vanno a intasare procure già in forte affanno, come quella di Treviso, afflitta da una carenza di personale pari a oltre il 30%, tant’è che i dipendenti tempo fa avevano lanciato un appello al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, affinché procedesse con un “piano straordinario di assunzioni, che tenga conto del reale fabbisogno di personale in una realtà così importante, sotto il profilo sociale ed economico, come Treviso”.
Treviso, a processo per aver rubato due pacchetti di caramelle
Nel luglio del 2022 l’uomo rubò due pacchetti di caramelle per un valore di 5,06 euro. Il presunto ladro è la stessa persona accusata dei roghi contro un ristorante della città e del tentato incendio contro l’abitazione del proprietario di un’altra osteria. Inoltre, è accusato di una tentata violenza sessuale nei confronti di una 32enne, alla quale avrebbe rivolto pesanti apprezzamenti per poi rubarle la bicicletta.
Protagonista della vicenda un 50enne con problemi psichiatrici sul quale pendono anche altre accuse: un processo per detenzione di armi da fuoco e proiettili (scoperti nel suo garage) più altri tre fascicoli ancora in fase di indagine: uno per resistenza, uno per la ricettazione di una bicicletta al centro di salute mentale e infine, per la violazione dell’obbligo di non avvicinamento a un locale.
Pochi giorni prima dell’arresto per molestie ai danni della giovane, l’uomo entrò in un supermercato dove aveva pagato regolarmente tutti gli acquisti, eccetto i due pacchetti di caramelle che aveva nascosto sotto la camicia. Si era lasciato perquisire dagli addetti alla sicurezza che avevano quindi potuto recuperare la refurtiva. Per un furto di caramelle, il cui bottino equivale a poco più di 5 euro, ora rischia il processo. Il suo avvocato difensore ha fatto sapere che richiederà una nuova perizia psichiatrica.
