Cronaca

Qualità del mare: aumentano i tratti eccellenti in Campania

È disponibile la nuova classificazione delle acque di balneazione in Campania, propedeutica alla stagione balneare 2024. Aumentano i tratti di mare di qualità “eccellente” (dall’88 al 90% della costa monitorata), grazie ai miglioramenti registrati in provincia di Caserta. Le acque non balneabili restano al 3%.

Campania, miglioramenti per le acque di balneazione

Sul Bollettino ufficiale della Regione Campania è stata pubblicata la delibera di Giunta regionale che attribuisce a ciascuna acqua destinata alla balneazione la specifica classe di qualità per l’intera stagione balneare 2024. La classificazione è stata elaborata dall’Arpa Campania – in particolare dalla UO Mare diretta dal dottor Giuseppe Onorati – mediante elaborazione statistica degli esiti analitici delle ultime quattro stagioni balneari (2020-2021-2022-2023), così come prevede la normativa vigente di settore.

In media, in un anno vengono prelevati, su un totale di circa 480 chilometri di costa campana adibita alla balneazione, all’incirca 2500 campioni e effettuate oltre 5mila determinazioni analitiche per la ricerca degli indicatori di contaminazione fecale (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali).

I risultati delle analisi

Le acque risultate di qualità sufficiente, buona, eccellente e quelle di nuova classificazione sono da considerarsi balneabili ad inizio stagione balneare ma suscettibili di divieto temporaneo in caso di non conformità registrate nell’ambito dei controlli stagionali. Le acque risultate, invece, di qualità scarsa sono da ritenersi non balneabili per l’intera stagione balneare ma saranno ugualmente monitorate secondo il calendario regionale così da poterne consentirne un eventuale recupero.

Parimenti alla scorsa annualità, così come dal 2018 in poi, si conferma il 97% di costa balneabile a fronte del restante 3% di costa non balneabile (circa 15 km) perché dichiarata di qualità scarsa nella succitata delibera regionale. Resta esclusa dal conteggio la quota di litorale non utilizzabile ai fini balneari, circa 60 chilometri, per la presenza di aree portuali, servitù militari, canali e foci di fiumi non risanabili, zone di aree marino protette.

Per il 2024, rispetto alla scorsa stagione balneare sono ventotto le acque che hanno variato la classe di qualità: ventidue sono migliorate e le restanti sei in peggioramento. Tra quelle scarse già da anni si aggiungono per il 2024 tre acque afferenti rispettivamente ai Comuni di Serrara Fontana (tratto “Sant’Angelo”), Maiori (tratto “Spiaggia Maiori 2”) e Minori (tratto unico “Minori”). Di contro tornano balneabili per il miglioramento di classe e/o per avvenuto risanamento le acque dei Comuni di Ravello (tratto “Spiaggia Marmorata”), di Pozzuoli (tratto “Collettore di Cuma”) e di Portici (tratto “Ex Bagno Rex”).

Come sopra riportato, queste acque, ancorché classificate di qualità “scarse”, possono essere riaperte alla balneazione anche durante la prossima stagione balneare a condizione che le autorità competenti (sindaci, etc.) mettano in atto e documentino alla Regione misure ed interventi di risanamento (es. manutenzione impianti, condotte, rimozione scarichi abusivi, ecc.) confermati da esiti favorevoli delle analisi di laboratorio che in ogni caso Arpac continuerà ad assicurare durante la stagione.

Migliorano i tratti “eccellenti”

Il dato confortante per la stagione balneare 2024 è il significativo aumento delle acque “eccellenti” dall’88% della scorsa annualità al 90% per la prossima stagione. Di seguito il dettaglio in termini di chilometri di costa e in percentuale. A livello provinciale aumentano le acque eccellenti in provincia di Caserta da 89% a 94% mentre restano costanti quelle in provincia di Napoli (86%) e di Salerno (90%). Le scarse si attestano sempre sul 3% in provincia di Caserta mentre aumentano dal 4% al 5% in provincia di Napoli e diminuiscono dal 2% all’1% in provincia di Salerno.

Entro la fine di marzo, Arpac provvederà ad individuare la rete dei controlli per la stagione 2024, a definire le date dei campionamenti e ad aggiornare i profili di balneazione. Dal 1 aprile fino al 30 settembre Arpac sarà quindi poi impegnata, con l’ausilio della flotta di sua proprietà gestita e coordinata dalla UO Mare, nelle attività di campionamenti e controlli in mare e nella valutazione, verifica, pubblicazione e trasmissione dei dati ottenuti.

Su ciascuna acqua di balneazione (41 in provincia di Caserta, 148 in provincia di Napoli e 139 in quella di Salerno) i Dipartimenti provinciali costieri provvederanno al prelievo mensile (come da norma) dei campioni di acqua di mare in punti prefissati della rete e in quelli a rischio di contaminazione che saranno successivamente analizzati nei laboratori specializzati istituzionali di Arpac, secondo i relativi criteri normativi.

Dalle risultanze di tali analisi, in corso di stagione balneare, le acque dichiarate balneabili a inizio stagione potranno entrare in divieto temporaneo se dovessero superare i limiti di concentrazione previsti dalla normativa per i parametri determinanti la balneabilità. In caso di situazioni anomale ed evidenza di inquinamento si provvederà ad ulteriori indagini e sopralluoghi per individuare le eventuali cause di contaminazione e saranno effettuati campionamenti aggiuntivi per dimostrare il persistere o la cessazione dell’evento inquinante.

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