Cronaca

Trovata morta Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria criticata per la recensione a difesa di disabili e gay

Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano (Lodi) è stata trovata morta nelle acque del Lambro. La donna e il marito pochi giorni fa avevano ricevuto una recensione spiacevole e la riposta dei titolari ha causato varie critiche sui social.

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Trovata morta Giovanna Pedretti: titolare della pizzeria criticata a Lodi

Giovanna Pedretti era uscita di casa presto questa mattina, 14 gennaio, senza più dare notizie di sé. L’allarme è scattato intorno alle ore 14. Il corpo senza vita di Giovanna Pedretti è stato rinvenuto nelle acque del Lambro vicino al ponte di Sant’Angelo Lodigiano.

Presenti sul posto carabinieri e vigili del fuoco, poi raggiunti dal pm in servizio e dagli uomini della Scientifica. Inutili i soccorsi per Giovanna Pedretti non c’è stato nulla da fare. Al momento sulla vicenda vige il massimo riserbo investigativo, ma non è escluso che la donna possa essersi tolta la vita.

La vicenda della recensione

“Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay, non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà, mi spiaceva ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo, ma non andrò più”. Questa la recensione shock scritta da un cliente della pizzeria “Le Vignole” di Sant’Angelo Lodigiano.

Le parole di questo cliente hanno indignato Giovanna Pedretti che, insieme a suo marito Nello, gestisce da otto anni l’attività. I titolari non hanno esitato a rispondere alla recensione:

“Egregio cliente, il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai clienti sono l‘educazione e il rispetto verso l’altro. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato mi sembra una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole. Per non parlare del suo sguardo infastidito anche verso il ragazzino in carrozzina. A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Le chiediamo gentilmente di non tornare da noi”.

Le indagini

Giovanna Pedretti si sarebbe recata nei pressi del ponte a bordo della propria auto, una Fiat Panda. La vettura ora è sotto sequestro per consentire agli investigatori di fare luce sulla morte che, stando alle prime risultanze, sarebbe frutto di un gesto volontario.

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