Sanremo 2024

Il monologo di Teresa Mannino a Sanremo 2024: testo integrale

Co-conduttrice della terza serata Festival di Sanremo 2024 la comica Teresa Mannino si rende protagonista di un monologo. Di seguito le parole pronunciate della comica siciliana sul palco dell’Ariston.

Il monologo di Teresa Mannino a Sanremo 2024: testo integrale

Nel corso della serata la comica Teresa Mannino conquista il centro del palco del Teatro Ariston per il suo monologo che spazia dallo sfruttamento delle risorse della Terra alle differenze linguistiche. “Nel 5 secolo avanti Cristo il filosofo greco Protagora diceva l’uomo è misura di tutte le cose“, inizia così il suo monologo la Mannino.

Oggi potremmo dire l’uomo bianco, ricco e occidentale. Solo che questa misura l’ha persa, e pensa che tutti gli altri essere umani siano a sua disposizione. Dobbiamo ricordarci che siamo animali umani. L’origine della vita sul pianeta è comune: il 60% del nostro patrimonio genetico è uguale alle banane. Con le scimmie è del 98%, ma gli scimpanzè ci tengono a non farlo sapere. Noi ci sentiamo superiori perché parliamo, ma gli animali o le piante comunicano in altro modo. Come noi siciliano che parliamo in dialetto a un milanese o un torinese, e poi se non capisce diciamo che è cretino. Anche volendo sono espressioni che non si possono tradurre. Abbiamo la stessa presunzione verso gli altri essere viventi. I babbuini per esempio si salutano strizzandosi il pene: riescono così ad acquisire tantissime informazioni, come l’età o la disponibilità a collaborare. Nell’Antico Testamento Giobbe dice interroga gli animali e te lo insegneranno. Io ho interrogato le formiche tagliafoglie, le più intelligenti. Loro coltivano, hanno grandissimi formicai e in alcune camere coltivano funghi. Sono le uniche al mondo.

Fanno agricoltura da 50 milioni di anni e non hanno rovinato niente, noi da 10 milioni e abbiamo sfinito il pianeta. Erano sulla Terra già all’epoca dei dinosauri. Sono intelligentissime, allora ho pensato guardiamo come funziona la loro società e copiamo. C’è una regina madre e le figlie. Lei decide il sesso dei nascituri: i maschi sono una minima parte, solo per la prosecuzione della specie. I maschi hanno il ruolo solo di fornire gli spermatozoi, che vengono conservati nella spermateca della regina. I maschi fanno un volo nuziale una volta l’anno, e dopo l’accoppiamento muoiono perché non servono più. Quanto sono avanti! Non hanno il problema di gestire gli ex. Anche i maschi sono contenti perché la loro vita è stata una unica grande scopata. I maschi umani invece preferiscono il potere: sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di…di ridere, di cantare anche se sono stonata, di ballare per strada.

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