La risposta di Fiorella Mannoia al commento di Massimiliano Caiazzo sulla presunta bestemmia in “Mariposa”
La risposta di Fiorella Mannoia al commento di Massimiliano Caiazzo sulla presunta bestemmia in “Mariposa“. La cantante Fiorella Mannoia ha commentato con ironia uno sketch messo in piedi a “Stasera c’è Cattelan” in merito alla canzone portata a Sanremo 2024. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
La risposta di Fiorella Mannoia al commento di Massimiliano Caiazzo
Fiorella Mannoia ha portato sul palco dell’Ariston la canzone “Mariposa“, un manifesto dedicato a tutte le donne. Lei stessa ha spiegato il significato del brano alcuni giorni prima di approdare al Festival di Sanremo 2024. Tuttavia il pubblico dei social ha commentato il brano per un altro motivo, in quanto nel giro di pochi giorni è diventata virale una teoria.
Secondo il pensiero di molti, infatti, all’interno della canzone l’artista avrebbe detto una bestemmia. Ovviamente non è così, ma tantissimi utenti giurano di riuscire a sentirla chiaramente se si concentrano nel momento in cui vengono pronunciate le parole “orgogliosa canto“. La cantante stessa ha smentito questa strampalata teoria durante una conferenza stampa e la situazione si è calmata.
Tuttavia se ne parla ancora oggi a distanza di quasi una settimana dalla fine del Festival di Sanremo 2024. All’interno del programma Rai “Stasera c’è Cattelan“, infatti, il conduttore ha chiesto all’ospite Massimiliano Caiazzo se lui ha sentito qualcosa. L’attore ride e scrolla la testa affermando di non aver udito nulla di strano.
La cosa più divertente, però, è il commento che Fiorella Mannoia ha lasciato sotto il video in questione. La cantante ha scritto: “Mo’ lo sento pure io“, aggiungendo una serie di emoticon che ridono. La Mannoia ha dimostrato una grande ironia e, consapevole che si tratta di un’assurdità, ha voluto scherzare anche lei con questa storia.
Tra gli utenti del web c’è chi afferma di sentirla chiaramente, mentre altri dichiarano di non riuscire a sentire assolutamente nulla di strano.
