Cronaca

Pescara, professore dell’Alberghiero colpito da uno studente con un pugno per un voto negativo

Ennesimo episodio di violenza ai danni dei docenti italiani. Un professore dell’istituto alberghiero Ipssar “De Cecco” di Pescara è stato colpito da uno studente con un pugno in pieno volto. Il giovane avrebbe anche minacciato il docente non accettando un richiamo e un voto negativo.

Pescara, professore dell’Alberghiero colpito da uno studente con un pugno

“Dopo il primo esame da parte del consiglio di classe del fascicolo inerente al presunto incidente avvenuto nelle cucine dell’officina del gusto tra uno studente e un docente”, queste le parole della dirigente dell’istituto alberghiero Ipssar “De Cecco” di Pescara, Alessandra Di Pietro riportate da Il Perscara, “sentiremo anche il consiglio d’istituto per valutare l’accaduto e assumere le iniziative che andranno condivise”.

Alessandra Di Pietro anticipa anche i provvedimenti che verranno presi: “Certo è che, nel caso la vicenda venisse confermata, non pensiamo meramente all’adozione di provvedimenti punitivi. Piuttosto dovremo occuparci della personalità del giovane che ha reagito in maniera scomposta, impegnandolo in associazioni che operano nel volontariato e collaborano con la nostra scuola e aprendo un canale di collaborazione concreta con la famiglia per garantire al ragazzo ogni forma di supporto possibile”.

Il commento della dirigente

Così prosegue la dirigente: “L’obiettivo della nostra scuola è quello di continuare a consolidare la cultura del rispetto nei confronti delle persone e della scuola, sia nel quotidiano dell’azione formativa, sia attraverso il sostegno psicologico dei nostri sportelli di ascolto Cic, Ananke, Salute e Sicurezza, sia attraverso iniziative di cittadinanza attiva nel volontariato in sinergia con associazioni vicine alla scuola. È sempre più evidente inoltre la necessità di una alleanza tra scuola e famiglia, perché la scuola deve avere nelle famiglie un supporto, degli alleati su cui poter sicuramente contare.”

“Conosco bene l’impegno degli insegnanti nel creare un clima positivo di attenzione e cura verso ogni studente come pure nell’attivazione di una didattica innovativa che tenga conto dell’ambito relazionale per contrastare situazioni di disagio. Tuttavia questo lavoro quotidiano va sostenuto attraverso la collaborazione e l’azione convinta delle famiglie, oltre che della collettività e delle istituzioni. Ora l’esame della vicenda specifica passa nelle mani del consiglio d’istituto per giungere a eventuali provvedimenti che siano pienamente condivisi, ma non possiamo limitarci alla disciplina. Pensiamo quindi a impegnare eventualmente il giovane in attività di cittadinanza solidale in luoghi e in seno ad associazioni che verranno indicati dalla scuola, così come pure pensiamo a lavori socialmente utili e al pieno sostegno psicologico”. conclude Alessandra Di Pietro.

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