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Denis Dosio denuncia un 27enne, ma il giovane viene assolto

Denis Dosio denuncia un 27enne per averlo ferito con un bicchiere, ma il giovane viene assolto. I fatti, tuttavia, risalgono al luglio 2019 e si verificarono nel locale Tropicana di Mykonos. Dosio, quella sera, riportò una profonda ferita di sei centimetri alla fronte che gli causò una cicatrice.

Denis Dosio denuncia un 27enne, ma il giovane viene assolto

Denis Dosio lo aveva denunciato, accusandolo di averlo ferito al volto con il lancio di un bicchiere di vetro. Ma per il giudice il 27enne di Bari chiamato in causa dall’influencer “non ha commesso il fatto” ed è stato assolto. I fatti risalgono al luglio del 2019 e si verificarono nel locale Tropicana di Mykonos, in cui si trovavano sia il giovane barese che l’influencer. Dosio, quella sera, riportò una profonda ferita di sei centimetri alla fronte che gli causò una cicatrice.

A poco meno di tre mesi dall’accaduto, Dosio presentò la denuncia, e nel fascicolo dei PM finì anche un video in cui si vede il giovane barese lanciare qualcosa contro l’influencer. Il 27enne è quindi finito a giudizio a Bari, accusato di lesioni gravissime, e ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. L’avvocato dell’imputato, Andrea Melpignano, nel chiedere l’assoluzione del 27enne ha notato come il bicchiere lanciato non potesse essere di vetro. Perché “anche in Grecia è prevista per legge la somministrazione di bevande al pubblico solo in bicchieri di plastica“, si legge nella memoria difensiva. Dalla visione del filmato, per l’avvocato, sarebbe “molto più plausibile ritenere che il lancio del bicchiere” non abbia “raggiunto la fronte” di Dosio.

L’influencer dopo aver visto arrivare il bicchiere, non avrebbe avuto “alcuna reazione istintiva e volontaria di difesa. Ma “negli attimi successivi al lancio, continua in tutta tranquillità ad aggiustarsi il ciuffo dei capelli, non si tocca per niente la fronte e pare preoccuparsi solo della sua immagine scrive ancora l’avvocato. “Non è molto chiaro se il Dosio abbia urtato violentemente nel piegarsi“, per raccogliere una maglietta, “contro il bracciolo della panchina del locale“. O se “altri soggetti ignoti” gli abbiano “spinto la testa contro il poggiabraccio” si legge nella memoria.

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