Cronaca

Giulia Cecchettin, il padre Gino: “Forse avrei dovuto invadere la sua privacy”

Nuova testimonianza da parte di Gino Cecchettin, ospite di “Quarto Grado” nella giornata dell’8 marzo. “Finché ci saranno femminicidi questa giornata non potrà essere una festa ma un momento di riflessione per capire cosa fare per ritrovare fiducia e libertà”, spiega Gino Cecchettin. In occasione della Festa della Donna, anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha ricordato Giulia, “la cui tragedia ha coinvolto nell’orrore e nel dolore l’intera Italia“.

Gino Cecchettin a Quarto Grado: “Dovevo invadere la sua privacy”

Nel corso dell’intervento, Cecchettin parla di Turetta ricordandolo come un ragazzo “introverso e timido ma non capace di compiere tali gesta“. Ha poi rivolto un pensiero ai genitori del ragazzo in carcere a Verona. “Mi immedesimo nei loro pensieri, ho pensato alla solitudine che stanno vivendo in quanto genitori di un omicida”.

Gli ultimo giorni di Giulia: “Forse avrei dovuto invadere la privacy di una ragazza così brava“, spiega il padre. In merito al processo che dovrà stabilire tra l’altro se c’è stata la premeditazione nel delitto, Gino Cecchettin auspica che la giustizia “faccia il suo corso” ma aggiunge. “Per me è ininfluente, non vorrei che fosse il mio scopo futuro”, dice.

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