Ogni 11 febbraio cade l’anniversario della rinuncia da parte di Papa Benedetto XVI al Pontificato. Da quell’11 febbraio 2013 sono state numerose le teorie elaborate riguardo le motivazioni che, plausibilmente, abbiano potuto spingere il pontefice ad abdicare.
11 febbraio 2013: cade l’anniversario della rinuncia al Pontificato
Correva l’anno 2013 quando il Papa Benedetto XVI si è rivolto alla Chiesa cattolica, annunciando, col rigore tipico della lingua latina, la scelta di ‘dimettersi‘ dal pontificato.
Numerose sono le teorie che sono andate man mano ad articolarsi per poter riuscire a comprendere quali fossero le reali motivazioni della rinuncia.
Le teorie riguardanti le motivazioni della rinuncia al Pontificato
Alcuni individuano la ragione della decisione nella “ingravescentem aetatem” e cioè all’avanzare dell’età che ha reso impossibile la prosecuzione del suo mandato.
Tale ipotesi è supportata da uno degli ultimi testi pubblicati, Ultime Conversazioni, di e con Peter Seewald. Nel testo, svela l’origine remota di alcuni problemi fisici tra cui, ad esempio, la parziale cecità, che ha plausibilmente compromesso lo svolgimento naturale dell’esercizio del magistero.
C’è poi chi sostiene la sussistenza di un’intromissione degli ambienti neoliberal statunitensi, il cosiddetto “obolo“.
Un’altra tesi, ipotizza che un ruolo lo abbia giocato la posizione espressa da Benedetto XVI su quello che poi sarebbe divenuto lo scisma ortodosso: avrebbe favorito la parte moscovita a quella di Costantinopoli, fornendo un assist a Vladimir Putin.
C’è poi chi pensa che un Papa non possa non dire la verità e prende per buone le parole pronunciate all’interno della sala del Concistoro, ricordando pure quanto si vociferava in Vaticano: Ratzinger, di ritorno dal suo ultimo viaggio apostolico, si sarebbe reso conto che non avrebbe potuto partecipare alla Gmg in Brasile e per questo motivo si sarebbe convinto di rinunciare.
Monsignor Gaenswein e Rod Dreher
Monsignor Gaenswein, rimasto accanto al papa rinunciatario nonostante fosse il prefetto della Casa pontificia, sarebbe stato tra i primi ad accorgersi della volontà del pontefice di ‘dimettersi’.
Poi c’è quella di Rod Dreher, intellettuale americano, che ha paragonato la scelta di Benedetto XVI a quella di San Benedetto da Norcia: “voltare le spalle a Roma”
con lo scopo di traghettare la fede al di là dello sguardo relativista e aggiunge, citando una profezia dello stesso Ratzinger pronunciata nel 70′: “Molti cadranno, rimarranno solo i veri credenti”
Ma questi veri credenti, sempre secondo il suo punto di vista, saranno un segno per un mondo solitario e disperato e saranno i semi del rinnovamento.
“Sono sicuro che questo è il futuro per noi. La profezia di Ratzinger mi dà speranza, ma non ottimismo“.